Questo metodo di legiferare e di affrontare i problemi della nostra regione è inaccettabile, sottolinea l’ex assessore al Bilancio “E testimonia, ancora una volta, la completa assenza di strategia della Giunta Marsilio, capace solo di occupare poltrone, aumentare gli stipendi ai manager ASL e reintrodurre privilegi aboliti in passato. A distanza di una settimana, ci ritroviamo di fronte alla stessa strategia, con la maggioranza che tenta l’ennesimo e maldestro colpo di mano per distribuire mancette, senza alcuna evidenza pubblica.
Respingiamo le argomentazioni del presidente circa un provincialismo e un “Abruzzo chiuso nel suo recinto” da lui percepito perché gli abbiamo fatto notare quanto stonasse la mole di risorse destinata ai cartoni quando una costa intera piange per i danni alle strutture balneari. Affermazioni che non sembrano riflessioni opportune da parte di un Presidente trapiantato da poco in Abruzzo e che probabilmente non ha ancora una visione ampia e approfondita dei problemi che affliggono la nostra regione. Per la consapevolezza che invece ci accompagna da sempre, continuiamo a ritenere che le poche risorse a disposizione debbano essere impiegate per tematiche urgenti. E per questa ragione abbiamo proposto di destinarne l’intera somma all’emergenza mareggiate del 12 e 13 novembre 2019, aggiungendo ulteriori fondi agli imprenditori agricoli e zootecnici, quale dotazione per il ristoro delle perdite derivanti dai danni causati alle colture o al patrimonio zootecnico dalla fauna selvatica. Sicuramente una proposta più vicina ai reali problemi dell’Abruzzo e degli abruzzesi.
Tutto questo perché ci troviamo davanti a Giunta che naviga a vista e che per salvare l’intera regione dal naufragio, dovrà necessariamente cambiare rotta al più presto. Sanità, trasporti, ambiente, turismo e cultura, infrastrutture, sviluppo economico e lotta al dissesto, sono tutti settori che nella scorsa legislatura sono tornati al centro dell’agenda politica, ma che oggi sembrano essere tematiche secondarie per il Presidente Marsilio, che invece ci accusa di provincialismo per non aver compreso le argomentazioni sottese al festival dei cartoons finanziato subito dopo l’incontro avuto per i problemi dei nostri operatori turistici, costretti alla conta dei danni arrecati dalle mareggiate delle scorse settimane.