Stelle marine raccolte in mare, cuccioli di capriolo portati in casa, pulli di fratino “soccorsi”… tanti sono i comportamenti errati di chi, magari, crede di aiutare un animale in difficoltà e invece ne mette a serio rischio la sopravvivenza.
Molti uccelli fingono di essere feriti per allontanare potenziali predatori dal nido (uomo compreso) mentre altri animali lasciano i cuccioli incustoditi per brevi periodi.
Toccarli, o spostarli dal luogo di ritrovamento, non è mai un comportamento corretto, considerando anche il fatto che, in caso di animali di grossa taglia, come orsi o cinghiali, un grazioso cucciolo ha sempre una mamma che potrebbe essere poco contenta delle attenzioni riservate alla prole scambiandole per una minaccia.
Quindi mai prendere iniziative e, nel dubbio, avvisare il 1515 dei carabinieri forestali o i centri di recupero fauna selvatica.