Non può mancare a Pasqua sulle tavole abruzzesi: l’agnello cacio e ova. Più facile da fare che da dire

In occasione della pasqua, un piatto che non può mai mancare sulla tavola di ogni abruzzese è il celebre agnello cacio e ova, un piatto semplice ma ricco.

La tradizione culinaria abruzzese non ha bisogno di presentazioni. Si tratta di una tradizione fatta di piatti dai sapori ricchi, che riescono a rievocare, a ogni morso, un ricordo, un’emozione, quel sapore che solo le nonne sapevano ricreare e che fa scoppiare di gioia i cuori. Nel periodo pasquale poi, ci sono certe tradizioni che vanno rispettate e, tra le tante, ve n’è una che riguarda una preparazione decisamente ghiotta dell’agnello.

AGNELLO CACIO E OVA foto 4_mani_in_cucina
AGNELLO CACIO E OVA foto 4_mani_in_cucina abruzzo.cityrumors.it

Se per molti infatti, in tutta Italia, non è Pasqua senza agnello, in Abruzzo questo piatto assume una connotazione molto particolare, un piatto che incontra i gusti di tutti grazie alle tante anime che lo compongono, rendendolo ottimo da gustare sia caldo che anche quando si è un po’ raffreddato, coi sapori che si sono ormai ben cementati: l’agnello cacio e ova.

L’agnello della tradizione

L’agnello cacio e ova è un modo di preparare la carne d’agnello molto particolare, estremamente apprezzato in Abruzzo dove rappresenta uno dei piatti tipici tradizionali del periodo di Pasqua. Si tratta di una preparazione che finisce col far rassomigliare il piatto più a uno spezzatino che ad altro, allo stesso tempo però tutto viene condito con una squisita crema a base di pecorino grattugiato e uova. 

È buonissimo: fallo così foto gli_olmi2
È buonissimo: fallo così foto gli_olmi2 abruzzo.cityrumors.it

La particolarità del piatto infatti, viene data proprio dalla sapiente aggiunta di questi due elementi, mescolati fra loro nella giusta modalità. La scelta degli ingredienti è poi fondamentale: il pecorino per esempio, deve essere stagionato, così da avere un sapore più deciso. Mettete in una ciotola le uova e il pecorino e sbattete energicamente, così da formare una salsa omogenea e succosa. 

Molto importante: non cuocete la salsa. Questa dovrà infatti essere utilizzata cruda e dovrà servire per arricchire l’agnello già cucinato. Ciò che otterrete sarà un piatto in cui i sapori decisi di tutti gli elementi che lo compongono, troveranno un magico equilibrio che si rivelerà un’esplosione di sapori perfettamente assortiti. E se temete che l’agnello sappia troppo di selvaggina, ci sono dei trucchetti per ovviare alla cosa.

Per mitigare un po’ il forte sapore della carne d’agnello, che è comprensibile che non a tutti piaccia, si potrebbe optare per condire la carne in cottura con ancora più rosmarino e più aglio, che nonostante siano già presenti nella ricetta di base, possono aiutare a dare una spinta di sapore ulteriore. Non vi resta che sedervi a tavola e gustare un piatto ricco e sostanzioso, dai sapori forti e perfettamente bilanciati. Ed è finalmente Pasqua.

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