Nel parco Nazionale d’Abruzzo un lago sembra “Vivo” e si raggiunge a piedi

L’incredibile viaggio a piedi nel parco Nazionale d’Abruzzo, fino al Lago Vivo, uno degli specchi d’acqua più particolari grazie alle sua caratteristiche uniche.

Per tutti quelli che amano l’Abruzzo e le bellezze che sa offrire, tra paesaggi mozzafiato ed escursioni tra cornici di territorio irripetibili, tra monti che creano vallate profonde e suggestive, si apre una possibilità d’esplorazione fino a quello che è uno degli specchi d’acqua più particolari non solo della regione ma dell’intera Nazione. Il cosiddetto “Lago Vivo”.

Il Lago Vivo foto Romano Visci
Il Lago Vivo foto Romano Visci abruzzo.cityrumors.it

Prima di capire in cosa consista l’escursione, cerchiamo di capire cosa sia il Lago Vivo e perché sia una delle attrazioni più apprezzate dagli escursionisti. Ci troviamo all’interno del Parco Nazionale d’Abruzzo, a ben 1591 metri d’altezza e, in una conca dominata dalle cime dello Iamiccio, del Tartaro, dell’Altare e del Petroso, trovo il suo posto il Lago Vivo, denominato così per via del cambio di dimensioni in base alle stagioni.

L’escursione verso il Lago Vivo

Che l’Abruzzo nasconda scorci meravigliosi e unici, non è certo un segreto. Dal mare alla montagna, è possibile passare tra i paesaggi più variegati, in cui cielo e terra si fondono insieme, dando vita a spettacoli irripetibili. Uno degli elementi naturali, presenti nel Parco Nazionale d’Abruzzo, che più attirano l’attenzione degli escursionisti che riescono a giungere a quasi 1600 metri d’altezza è il Lago Vivo. 

In autunno i cerci di abbeverano al Lago Vivo
In autunno i cerci di abbeverano al Lago Vivo abruzzo.cityrumors.it

Per giungervi, bisognerà battere un percorso escursionistico di media difficoltà, dalla durata di circa 5 ore e con un dislivello di 460 metri. Si parte dal centro abitato di Barrea in provincia di L’Aquila, dirigendosi poi verso Alfedena sulla Strada Statale Marsicana 83 fino al chilometro 67, imboccando poi una  carrareccia per circa 700 metri fino a una deviazione sulla sinistra per il segnavia K4.

Inizia così la salita, passando dapprima per il Valico del Buon Passo, uno dei primi panorami mozzafiato che attendono i visitatori. Continuando a salire, si giungerà al punto più dell’escursione, a circa 1656 metri d’altezza, per poi iniziare una discesa in una conca, delimitata dalle cime dello Iamiccio, del Tartaro, dell’Altare e del Petroso, perfetta cornice per il Lago Vivo a 1591 metri.

Il Lago Vivo è un’attrazione naturale molto particolare. La sua “vita” è dovuta ai cambiamenti continui a cui è sottoposto, col cambiare delle stagioni: in primavera per esempio, per via dello scioglimento delle nevi invernali, il lago raggiunge il massimo livello; nel tardo autunno, il lago riceve la speciale visita dei cervi del parco, che si abbeverano alle sue sponde; grazie alla “fonte degli uccelli”, i vari volatili del territorio non restano mai a secco.

 

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