Nel totale sono state riscontrate violazioni in 47 strutture, per lo più carenze igienico sanitarie e strutturali nei locali di porzionamento pasti ma anche nei locali adibiti a dispensa e nelle cucine (tra queste vi sono la presenza di muffa alle pareti, ragnatele e infiltrazioni).
Nella provincia di Pescara sono state rilevate carenze igienico sanitarie e documentali di minore entità rispetto alle altre province.
In quella aquilana, riscontrate carenze anche relative alla rintracciabilità/tracciabilità delle materie prime utilizzate nonché mancato aggiornamento del DVR aziendale volto a prevenire il rischio da contaminazione da legionella, circostanze che hanno comportato l’elevazione di sanzioni amministrative.
Nel chietino rilevate problematiche in merito alla sicurezza sui luoghi di lavoro per l’assenza di dispositivi antincendio e planimetrie con le indicazioni delle vie di esodo.
Nel teramano sono emerse carenze igienico sanitarie di maggiore entità nonché problematiche relative al mancato aggiornamento del manuale di autocontrollo cui al sistema H.A.C.C.P. che hanno comportato l’erogazione di sanzioni amministrative.