“Avevamo chiesto che la Regione Abruzzo si mobilitasse sia per accelerare e fare pressioni per l’incontro al Mise, che avrebbe dovuto garantire la Cassa Integrazione ai lavoratori, ma soprattutto per cercare di intraprendere iniziative a sostegno dei lavoratori”, si legge in una nota congiunta di FILCAMS CGIL – FISASCAT CISL – UILTUCS Abruzzo. “Abbiamo chiesto, dunque, che si attivassero tutte le forme possibili di sostegno: protocolli d’intesa con gli enti locali, ricerca di fondi per anticipazione di cassa integrazione, attivazione di corsi di formazione, sospensione dei mutui, intese con i Comuni per defiscalizzazioni sui tributi e un tavolo di crisi permanente per la verifica puntuale dell’evoluzione della Vertenza Mercatone Uno.
Dobbiamo riscontrare, però, che dal 5 Giugno non c’è stata alcuna convocazione, non ci sono state iniziative intraprese e nonostante i diversi solleciti, tra cui la lettera di FILCAMS-CGIL FISASCCAT-CISL UILTUCS dello scorso 2 luglio. (inviata sia agli assessori Febbo e Fioretti ma anche al presidente Marsilio), ad oggi non abbiamo ricevuto alcun riscontro.
Vale la pena ricordare che è in corso una vera e propria emergenza sociale e una crisi che ha interessa 105 dipendenti impiegati nei punti vendita dell’Abruzzo, che hanno subito ben 2 fallimenti e che a Settembre 2018 hanno visto i propri contratti ridursi come “sacrificio” da compiere per risollevare le sorti dell’ex Mercatone Uno. Sacrificio che non solo non ha garantito di raggiungere tale obiettivo, ma oggi ha la conseguenza che i diretti interessati stanno ricevendo una cassa integrazione bassissima.
Per queste ragioni noi diciamo al governo della Regione Abruzzo che è ora e adesso che bisogna far qualcosa per sostenere i lavoratori della Mercatone Uno
Per queste ragioni abbiamo convocato un sit-in di protesta nella sede della Regione Abruzzo di Via Passolanciano il 18 luglio alle ore 10:00.
Ci appelliamo a tutte le forze politiche della Regione Abruzzo affinché possano dare sostegno alle lavoratrici e ai lavoratori dell’ex Mercatone Uno, sperando di trovare interlocutori con cui discutere ed individuare soluzioni immediate.
Inoltre, chiederemo, ancora una volta, un sostegno per le trattative che si stanno svolgendo al livello nazionale consapevoli, per altro, che la maggioranza politica che governa la Regione Abruzzo è, in parte, anche al governo del paese”.