Mafia in Abruzzo: presunte infiltrazioni in 5 aziende diverse

Il prefetto Mario Della Cioppa ha comminato lo stop a cinque aziende del Chietino per presunte infiltrazioni mafiose.

Le interdizioni sono state firmate dopo che le indagini hanno fatto emergere connessioni tra le imprese in questione, con sedi ad Atessa, Vasto e San Salvo, e la criminalità organizzata foggiana, sanseverese e garganica.

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Sono cinque le aziende del territorio coinvolte da gravi misure interdittive – abruzzo.cityrumors.it

Stando alla natura del provvedimento, alle società colpite da tale misura è ora proibito avere rapporti con la pubblica amministrazione, considerato che il quadro normativo prevede che venga bloccata «parzialmente l’attività quando sussiste, anche solo potenzialmente, il rischio di infiltrazioni da parte della criminalità organizzata».

Le aziende interessate dal provvedimento

Tra le aziende a cui è stata notificata l’interdittiva c’è la P.t. Matic di Atessa, operante nella commercializzazione di prodotti lattiero caseari e già destinataria del sequestro preventivo della totalità delle quote sociali nell’ambito di indagini riguardanti reati di usura, oltre alle condanne definitive che sono state riportate da alcuni soci per bancarotta fraudolenta, con dichiarazione contestuale di inabilitazione all’esercizio di impresa commerciale e incapacità di esercitare uffici direttivi in qualsiasi impresa per 10 anni, nonché per tentata truffa, sostituzione di persona e falsa dichiarazione sulla identità propria, oltre a falso in atto pubblico.

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Ecco quali sono le aziende e per quali ragioni sono state emesse le misure – abruzzo.cityrumors.it

Provvedimento anche per la Dg Service di Vasto, operante nel commercio al dettaglio e all’ingrosso di autovetture e autoveicoli leggeri, i cui soci – si legge nella misura – presentano “un articolato e rilevante quadro di precedenti penali e di polizia, nonché risultano strettamente connessi a associazioni delinquenziali, operative anche fuori regione”.

L’interdittiva è stata emessa anche nei confronti di due società di San Salvo: la Tafili montaggi e la Tafili costruzione, operanti nel settore del montaggio di capannoni a uso industriale e di lavori di edilizia in generale.

Nel mirino delle indagini anche l’azienda agricola Cursio: in questa ipotesi la prefettura ha rilevato “collegamenti con soggetti gravitanti attorno a gruppi malavitosi del Gargano, già coinvolti in operazioni antimafia condotte in provincia di Foggia e che hanno colpito elementi di spicco della criminalità sanseverese e garganica, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere armata di tipo mafioso, traffico di sostanze stupefacenti, omicidi ed estorsione, e aventi comunque un ruolo di rilievo in quanto segmento di raccordo tra diverse organizzazioni mafiose attive nella provincia di Foggia (Società foggiana, criminalità organizzata sanseverese e mafia garganica)”.

 

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