Il progetto prevede la formazione degli operatori specializzati delle aziende nel settore della cyber security, settore che proprio in queste settimane è soggetto a cambiamenti e piccole rivoluzioni. All’interno di questi cambiamenti, la Regione Abruzzo insieme con la Leonardo è destinata a recitare un ruolo di primo piano. “I finanziamenti regionali – spiega il vicepresidente Lolli – sono frutto del bando a rilevanza nazionale ricerca e innovazione che abbiamo promosso nell’ambito del Fesr.
Il fatto che l’Abruzzo, grazie al progetto della Leonardo, sarà al centro di un processo di sicurezza dei dati che viaggiano su internet, lo si deve alla scelta politica di puntare tutto sull’innovazione e sulla ricerca delle aziende presenti in Abruzzo. È una scelta – ha aggiunto Lolli -che non ha portato immediati posti di lavoro, ma che ha permesso a molte aziende di consolidare i propri investimenti in chiave futura. Per questo, a due anni da quel bando possiamo dire che è stata una scommessa vincente, perché è una scommessa che guarda al futuro dell’Abruzzo”.
Nel dettaglio, il progetto prevede la realizzazione di un dimostratore per la simulazione di reti, sistemi e applicazioni in modalità realistiche, con l’obiettivo di facilitare l’addestramento di responsabili e operatori della cyber security sia singolarmente che in gruppo. Il dimostratore simulerà scenari di attacco, consentendo di osservare e valutare il comportamento degli operatori e degli attaccanti, e avrà caratteristiche di elevata flessibilità e gestibilità. Sarà inoltre possibile riprodurre tipologie di reti diversificate, sia civili che militari, e la capacità di integrare negli scenari sistemi non altrimenti riproducibili.
“La sicurezza informatica – ha aggiunto Giorgio Mosca – è un tema ormai entrato nell’attenzione di tutti, i rischi di sicurezza informatica riguardano ormai tutte le aziende e il nostro compito è creare quegli strumenti giusti che mettano in sicurezza tutte le aziende. Si tratta – ha concluso Mosca – di un progetto che ha ottenuto la validazione dell’Eda (European defense agency) e contiamo di rivolgerci ad un mercato internazionale”.