L’Assessore messa alle strette prova a glissare e accampare scuse per un fatto che è stato e rimane gravissimo: un’ambulanza donata dal M5S e fornita della dotazione strumentale che ci è stata richiesta dalla stessa Asl 1 è stata abbandonata in un piazzale sottraendola al servizio a cui era destinata. Il tutto nel silenzio di quegli organi che avrebbero dovuto svolgere una funzione di controllo sull’operato della dirigenza Asl aquilana, soprattutto a seguito delle nostre denunce avvenute già nel dicembre 2019”.
E’ questo il commento del consigliere regionale del M5S Giorgio Fedele dopo il dibattito sull’ interpellanza avvenuto oggi in consiglio regionale. “Devo arrivare a credere che l’Assessore stia coprendo la negligenza di qualcuno? – incalza Fedele– non voglio neanche pensarlo, ma la cosa certa, a sentire la risposta dell’Assessore in aula, è che quel mezzo è stato allestito con un anno di ritardo, nonostante fosse stato acquistato e consegnato con l’attrezzatura richiesta proprio dalla Asl 1. E come se non bastasse – continua il 5 stelle – dopo l’allestimento c’è voluto circa un altro anno per metterla su strada.
Giorno più giorno meno siamo a quasi due anni di immobilità per espletare una procedura banale che ha creato problemi solo alla provincia dell’Aquila. Tutto questo ritardo si traduce in un vero e proprio scandalo soprattutto vista la carenza cronica di mezzi per il soccorso in emergenza urgenza che portò i miei colleghi della scorsa legislatura ad acquistare 4 ambulanze (una per ogni Asl).
E’ questo il modo in cui la Asl1 gestisce le donazioni? O è solo un trattamento riservato a quelle del M5S? Vorrei sottolineare che il dispetto non è stato fatto a noi, ma a tutti i cittadini che sono nel territorio della Asl 1, dove intere zone fanno fatica ad essere raggiunte da mezzi di soccorso. Se non mi fossi accorto della cosa nel corso di una visita ispettiva nell’ospedale del Capoluogo di Regione e di conseguenza non avessimo denunciato la cosa probabilmente l’ambulanza sarebbe ancora lì a marcire. Un’ambulanza nuova di zecca che avrebbe dovuto svolgere, come da prassi, servizio per 5 anni ma ne ha buttati quasi due all’aria nel silenzio assenso di qualcuno.
Fin quando non sarà fatta chiarezza su questa nebulosa vicenda – conclude Fedele – non lasceremo correre e siamo pronti a presentare numerose interpellanze ed interrogazioni fino a portare anche il caso nelle commissioni preposte. Chi sbaglia deve pagare, soprattutto quando i danni creati ledono un diritto sacrosanto come quello al soccorso sanitario per migliaia e migliaia di cittadini”.