“E’ stato un momento importante di mobilitazione, oggi a Roma in piazza Santi Apostoli, a difesa di un modello sindacale responsabile e partecipativo e per costruire una nuova stagione di crescita e coesione. Una piazza per e non contro. Eravamo in tantissimi del mondo Cisl: dirigenti, delegate, delegati, lavoratrici, lavoratori, giovani, pensionati e immigrati arrivati dall’Abruzzo e dal Molise.”, – ha dichiarato il Segretario Generale CISL Abruzzo Molise.
La Cisl ha scelto di mobilitarsi per rivendicare un nuovo patto sociale capace di coniugare lavoro, crescita, investimenti senza lasciare indietro nessuno. Per i sindacalisti della CISL quello che serve oggi al Paese, all’Abruzzo e al Molise è coesione, responsabilità e partecipazione sociale, non uno scontro che isola il mondo del lavoro.
“Dal palco il nostro Segretario Generale Luigi Sbarra ha ricordato che il 2022 si apre con una serie di priorità inderogabili a cui dobbiamo dare risposte di sistema, che richiedono unità d’intenti e d’azione, indicando le stringenti priorità economico-sociali partendo dai temi del contrasto all’inflazione e da una nuova politica dei redditi, dalla stabilità e dalla qualità del lavoro, dall’occupazione giovanile e femminile, dall’avvio delle politiche attive e da un grande piano sulla formazione, dal rilancio delle strategie industriali, dalla riduzione del divario nord-sud, dalla partecipazione e dalla democrazia economica. Sullo sfondo, indispensabile, una governance partecipata degli investimenti e dei progetti del PNRR”.
La manifestazione è stata un’occasione per valorizzare i risultati raggiunti, per puntare a migliorare ulteriormente i contenuti della manovra e ad impegnare il governo sulle proprietà economiche e di sviluppo senza esasperare il conflitto nei rapporti sociali e industriali. Oggi abbiamo un’occasione irripetibile per unire il Paese, ridurre i divari, rilanciare investimenti pubblici e privati, creare lavoro sicuro, stabile e di qualità. E costruire, con grande senso di responsabilità, anche per i nostri territori, un modello di sviluppo partecipativo, che ridia protagonismo al mondo del lavoro nelle grandi scelte del Paese, dell’Abruzzo e del Molise, – ha concluso Leo Malandra.