“La Commissione d’inchiesta sull’Emergenza Idrica in Abruzzo, da me richiesta quasi un anno fa, è evidentemente servita non solo a fare una fotografia delle criticità esistenti, ma anche a far sì che soggetti tecnici e politici si attivassero per dare priorità alla programmazione degli interventi. Sia il presidente Marsilio che l’assessore Imprudente hanno ringraziato la Commissione per quanto è stato portato a termine fino a oggi, con risultati che sono stati condivisi e sottoscritti. Mi auguro che lo spirito propositivo con cui abbiamo impostato i lavori sia utile a risolvere i problemi più urgenti sulla nostra rete”.
Così il presidente della Commissione d’Inchiesta sull’Emergenza Idrica Sara Marcozzi che relaziona sui lavori della seduta odierna nella quale sono intervenuti in audizione il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio e l’Assessore Emanuele Imprudente.
“Dalle parole del presidente nel corso dell’audizione – prosegue Marcozzi – è stata confermata la volontà dell’organo politico di mettere a sistema interventi per l’interconnessione delle reti idriche. Questo è esattamente l’indirizzo che la Commissione indica per una motivazione concreta che ripetiamo da mesi: la carenza di risorsa idrica non è la stessa in ogni porzione del nostro territorio. Come ci è stato illustrato dai numerosi esperti che abbiamo ascoltato nel corso delle sedute di Commissione, è necessario arrivare a una gestione del sistema idrico solidale, che permetta ai territori ricchi di acqua di andare in soccorso di quelli più poveri. Oggi apprendiamo che Regione Abruzzo ha intenzione di unire questa tipologia di interventi a quelli digitalizzazione e distrettualizzazione della rete. È una buona notizia ed è quanto sostengo oramai da mesi. È chiaro che, per arrivare a questo risultato, occorrerà una sinergia sempre maggiore tra i sei gestori sul territorio, che col pungolo della Commissione è finalmente iniziata”.
“L’assessore Imprudente ha invece illustrato gli investimenti che Regione Abruzzo ha intenzione di mettere a sistema da qui al futuro. Parliamo di interventi già in itinere che, tra Pnrr e altre risorse dedicate al settore idrico-irriguo-depurativo, ammontano a circa 500 milioni di euro. Insomma un grande parco progetti che ora deve essere messo a sistema in tempi certi. Quello che ha anche voluto sottolineare l’assessore è la priorità da parte dell’organo politico di tutelare l’acqua pubblica, lavorando affinché si faccia tutto il possibile a protezione di questa risorsa minacciata da cambiamenti climatici e reti idriche vetuste. Un impegno importante, sottolineato dalla Commissione anche nelle passate sedute, soprattutto in un momento di grande riorganizzare e programmazione degli interventi, per arrivare a una gestione efficace ed efficiente”.
“Siamo arrivati alla fine dei lavori della Commissione, con l’ultima seduta che sarà incentrata sulla presentazione della relazione conclusiva. Ritengo che, insieme ai colleghi, abbiamo svolto un ottimo lavoro per l’Abruzzo, sbloccando una situazione di stallo che durava da troppo tempo. Forse varrebbe la pena pensare all’istituzione di una Commissione consiliare permanente dedicata all’intero ciclo idrico-irriguo-depurativo, alla risorsa idrica, alla sua gestione, al suo impiego e alla programmazione degli investimenti. Come ripeto ormai da mesi, l’unione tra tutte le parti in causa nella gestione dell’acqua fa e farà la forza del nostro territorio. Adesso che tra gestori del servizio idrico, ERSI e parte politica si è aperta una collaborazione costruttiva, sarà possibile affrontare le grandi sfide del futuro da una solida base di partenza: quella della Commissione d’Inchiesta sull’Emergenza Idrica”, conclude Marcozzi.