Il Dipartimento Sanità della Regione ha finalmente delineato, in collaborazione con i referenti delle Asl regionali, il “Piano caldo 2024”.
Questo programma si pone come obiettivo primario la sorveglianza e la prevenzione degli effetti che le ondate di calore possono avere sulla salute pubblica. Un’iniziativa che si rivela sempre più necessaria in un contesto climatico in rapida evoluzione.
Il “Piano Caldo 2024” rappresenta un passo importante verso una maggiore consapevolezza e preparazione nei confronti degli effetti sempre più evidenti dei cambiamenti climatici sulla salute pubblica. Con queste misure proattive si spera non solo in una riduzione dell’impatto negativo delle alte temperature, ma anche nella creazione d’un modello replicabile in altre realtà territoriali.
Innovazioni e sistemi di allarme
Tra le novità più significative del “Piano caldo 2024” spicca l’introduzione dei sistemi di allarme Heat Health Watch Warning Systems (Hhwwss). Questi sistemi avanzati sono capaci di prevedere, con un anticipo fino a 72 ore, il manifestarsi di condizioni ambientali potenzialmente pericolose per la salute umana e l’impatto sulla mortalità ad esse associato. Attualmente attivo solo nella città di Pescara, vi è forte speranza che tale sistema possa essere esteso anche agli altri capoluoghi regionali come L’Aquila, Chieti e Teramo.
Un altro punto cardine del Piano è l’attenzione particolare rivolta alla popolazione anziana, identificata come suscettibile agli effetti dannosi delle alte temperature. Il Piano mira a definire chiaramente quali siano i soggetti più a rischio tra gli anziani, al fine di indirizzare verso di loro interventi preventivi mirati e efficaci. La vulnerabilità non è infatti uguale per tutti: esistono individui che, pur essendo esposti allo stesso livello di calore estremo, ne subiscono conseguenze più gravi.
Le direzioni generali delle Asl sono invitate a elaborare piani aziendali specifici che rispondano alle indicazioni fornite dal “Piano caldo 2024”. Queste azioni dovrebbero essere intraprese seguendo le raccomandazioni ministeriali e avendo come obiettivo finale la tutela della salute dei cittadini durante le ondate di calore. Si tratta quindi non solo di una strategia regionale, ma anche locale personalizzata sulle specifiche esigenze territoriali.
Il documento tecnico del “Piano” sottolinea anche l’importanza del coinvolgimento dei medici di medicina generale nel monitoraggio attivo degli assistiti ritenuti particolarmente vulnerabili agli effetti del calore. Grazie alla conoscenza diretta delle condizioni cliniche dei pazienti e della loro situazione ambientale e sociale, i medici possono giocare un ruolo cruciale nell’identificare chi necessita maggiormente d’interventi preventivi durante le ondate calorose.