Nella serata di ieri, alle ore 20:45 circa, sulla Statale 652, è stata investita una giovane orsa, morta circa un’ora dopo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri forestali, il personale del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise ed i medici veterinari dell’A.S.R.E.M. di Isernia e dell’Ente Parco.
Sono in corso indagini da parte dei carabinieri forestali tese a individuare l’identità dell’investitore, al momento sconosciuto.
L’orso bruno marsicano è un animale di grande rilevanza conservazionistica, giacché ne rimangono una sessantina di esemplari ed è a grave rischio di estinzione, quindi rigorosamente protetto dalla normativa ambientale comunitaria e nazionale. Per questo motivo, anche la perdita di un solo esemplare, soprattutto se di sesso femminile, rappresenta un evento di estrema criticità.
La necessità di espansione per la specie dell’areale originario, con l’inclusione di nuovi spazi, è purtroppo condizionata dalla presenza di fattori antropici – quali ad esempio reti ferroviarie, arterie stradali, pozzi, vasche di raccolta delle acque piovane – che rappresentano spesso una fonte di pericolo per l’incolumità del plantigrado.
I carabinieri forestali sono una parte attiva della Rete di Monitoraggio dell’Orso in Abruzzo e Molise (RMAM), che vede coinvolti diversi Enti tra i quali Regioni e Parchi, nonché impegnati nella sorveglianza necessaria a garantire la sua salvaguardia e contestualmente la pacifica convivenza con la specie umana.
Nonostante si siano verificati numerosi episodi di incontri ravvicinati dell’orso bruno marsicano con l’uomo, in nessun caso sono state registrate manifestazioni e atteggiamenti di aggressività.
Convivere con l’orso è possibile con la tolleranza e la collaborazione di tutti. Non bisogna diventare preda di immotivate paure, né forzare il contatto solo per l’emozione di vederlo.