Il grido della Terra in questi decenni si è alzato sempre più forte, ma sono stati pochi quelli che lo hanno ascoltato, probabilmente ci turba venire a conoscenza di tale criticità. In questa quarantena però, in cui il mondo è ovattato, non possiamo continuare e tapparci le orecchie e a chiuderci gli occhi. Ogni anno scompaiono migliaia di specie vegetali e animali che non potremo più conoscere, che i nostri figli non potranno vedere, perse per sempre. La stragrande maggioranza si estingue per ragioni che hanno a che fare con qualche attività umana. Sono lodevoli e a volte ammirevoli gli sforzi che fanno gli scienziati e tecnici che cercano di risolvere i problemi creati dall’essere umano.
Ma osservando il mondo notiamo che questo livello di intervento umano, spesso al servizio della finanza e del consumismo, in realtà fa sì che la terra in cui viviamo diventi meno ricca e bella, sempre più limitata e grigia, mentre contemporaneamente lo sviluppo della tecnologia e delle offerte di consumo continua ad avanzare senza limiti. In questo modo sembra che ci illudiamo di poter sostituire una bellezza irripetibile e non recuperabile con un’altra creata da noi, il che lascia pensare! Queste Associazioni provano a fare la loro parte nei territori che abitano ed ognuna con le proprie specificità:
Le Api Nel Cuore, associazione nata da qualche mese, ha iniziato a svolgere azioni di sensibilizzazione alla tutela ambientale, favorendo in questo modo la biodiversità, e ponendo al centro della sua azione l’insetto impollinatore per eccellenza: l’ape.
Ju Parchetto con Noi si occupa della rimozione dei rifiuti nei luoghi abbandonati e/o trasandati della città di L’Aquila e Provincia in collaborazione con l’ASM. FIAB Bicincontriamoci Sulmona promuovendo l’utilizzo della bicicletta, la mobilità sostenibile ed il turismo lento.
Ride 4 Creation, progetto che si occupa di una conversione integrale delle comunità seguendo l’orizzonte tracciato dall’enciclica Laudato Si’. Insieme, nonostante le immani sofferenze causate dal Covid-19, vogliono cogliere gli aspetti positivi di questa pausa forzata. La natura è tornata a respirare, si è ripresa una parte di quel mondo che l’uomo le aveva sottratto, ma tutto ciò ha una scadenza. L’uomo tornerà ai suoi ritmi forsennati non appena ne avrà la possibilità ed è proprio questo che si dovrà cercare di evitare con un impegno condiviso.