In una lettera consegnata all’assessore da Mino Gelsomoro, che si è fatto promotore dell’incontro con altri, viene messo in evidenza, che l’annullamento e il rinvio delle cerimonie, come matrimoni e comunioni, hanno generato una perdita economica non indifferente per tutti gli operatori del settore, costretti a vedersi azzerare gli incassi e spesso restituire caparre e acconti già ricevuti. “Il nostro settore, si legge nel documento, è in ginocchio: per quelli che riusciranno a rimanere aperti, la ripartenza avverrà ad aprile 2021, praticamente fra un anno, quando riprenderanno tutte le cerimonie”.
Proprio oggi, tra l’altro, a Roma c’è stata una manifestazione a Montecitorio di varie associazioni nazionali finalizzata a chiedere un sostegno per gli operatori del settore fotografico, in modo da favorire una ripresa economica. L’assessore Febbo, spiega Gelsomoro, ha ascoltato gli operatori del settore, ha compreso le difficoltà di questo periodo e ha risposto positivamente alle istanze della categoria. Ha annunciato infatti la possibilità dell’erogazione di un sostegno una tantum agli operatori, come già avvenuto in altri settori, senza escludere altre forme di aiuto.
Un’apertura positiva che fa ben sperare, dicono gli operatori, visto che “siamo ripartiti con la FASE 2 ma la “ripartenza” di cui si parla è noi è stata semplicemente una riapertura dei negozi. Già oggi ci troviamo nella FASE 3, che è quella della “resistenza”, e tante realtà non riusciranno a superarla”, si legge sempre nella lettera”. Ben vengano, quindi, gli aiuti allo studio della Regione.