Nel primo trimestre del 2021 non si realizza, per i distretti dell’Abruzzo, l’auspicato effetto rimbalzo. I cinque distretti abruzzesi chiudono il periodo gennaio-marzo con un totale esportazioni di poco superiore ai 130 milioni di euro, in calo del 5,5% rispetto al primo trimestre del 2020.
Dal Monitor dei Distretti Industriali delle Marche, a cura della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, si evince come l’unico distretto a chiudere con segno positivo il primo trimestre del 2021 sia quello dei Vini del Montepulciano d’Abruzzo, che dopo il lieve calo del 2020 (-1,2%), riprende la sua corsa sui mercati esteri con un balzo dell’11% tendenziale, totalizzando oltre 46 milioni di euro di vendite all’estero.
Parziale battuta d’arresto per la Pasta di Fara: il risultato del primo trimestre, 40,6 milioni di euro, è in contrazione del 2,3% tendenziale, ma si confronta con un 2020 di forte crescita ed è comunque superiore di oltre 4 milioni rispetto i livelli pre-pandemia del primo trimestre del 2019.
“Siamo in una fase cruciale per conseguire una ripresa strutturale e diffusa, per la quale è strategico il ruolo dei distretti regionali e la propensione all’export delle imprese. Per quanto ci riguarda, nel nostro dialogo quotidiano con le aziende, registriamo una crescente fiducia e ripresa degli investimenti – Pierluigi Monceri, Direttore Regionale Lazio e Abruzzo di Intesa Sanpaolo -. Nei primi tre mesi dell’anno abbiamo erogato 140 milioni di euro di nuovo credito alle imprese abruzzesi e siamo impegnati nel continuare a garantire sostegno alla liquidità ma anche aiutare le imprese a pianificare il futuro, con particolare attenzione agli asset cui la pandemia ha impresso la maggiore accelerazione: transizione green, digitalizzazione, riorganizzazione delle supply chain”.
Il distretto del mobilio abruzzese mostra ancora segnali di debolezza nel primo periodo del 2021: dopo la contrazione del 4,9% del 2020, i primi tre mesi del 2021 registrano un livello di vendite all’estero di poco superiore ai 22 milioni, circa 7,5 milioni in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, corrispondenti al -25,2% tendenziale.
Continua l’andamento negativo per i due distretti dell’abbigliamento, trend già in atto prima della pandemia e accentuato dalle difficoltà che la crisi sanitaria ha comportato su tutto il Sistema moda italiano. L’abbigliamento nord abruzzese chiude il primo trimestre in calo del 12,3% tendenziale, dopo il -35,3% dello scorso anno; l’abbigliamento sud abruzzese registra un regresso del 21,1% (-46,2% il risultato del 2020).
L’analisi per mercati di sbocco fa emergere come le esportazioni distrettuali abruzzesi abbiano registrato un arretramento soprattutto verso il principale mercato di destinazione, gli Stati Uniti (-23%). In territorio positivo i flussi verso Germania (+15,9%) e Francia (+5,4%).