“Avevamo scoperto in fase autorizzativa”, si legge, “ che non erano neanche stati valutati i rischi e verificati i divieti di legge esistenti per la presenza delle captazioni idropotabili.
Ora continueremo con il prossimo obiettivo, far adempiere agli obblighi di legge per l’allontanamento delle 2.300 tonnellate di sostanze pericolose (1.292 tonnellate di Trimetilbenzene nell’esperimento Borexino e 1.000 tonnellate di acqua ragia dell’esperimento LVD) stoccate nei Laboratori in pieno contrasto con l’art.94 del Testo Unico dell’Ambiente, D.lgs.152/2006.
Il popolo dell’acqua si è mobilitato e ha portato ad un nuovo successo per la difesa del territorio, prima con la manifestazione ad Assergi a luglio e poi con quella di Teramo a novembre. Siamo per la ricerca scientifica ma come in ogni cosa ci sono dei limiti.
Qui esiste una priorità, la tutela di un acquifero tra i più importanti d’Europa”.