Emendamento trasporto pubblico locale: D’Annuntiis replica a Pettinari

In relazione alle affermazioni del consigliere Pettinari, , in merito all’emendamento approvato in Consiglio regionale lo scorso 16 aprile, finalizzato a stanziare la somma di 90 mila euro per poter effettuare studi sul campo della domanda di mobilità a supporto della programmazione del trasporto pubblico locale, dalle stesse appare in maniera solare che il consigliere ha probabilmente dimenticato di leggere il contenuto della Legge di Stabilità 2019 della Regione, approvata nel corso della precedente legislatura, di cui Pettinari era ugualmente consigliere.

 

A dirlo è Umberto D’Annuntiis, sottosegretario alla giunta regionale.

 

 

Infatti, vale la pena mettere in risalto che l’emendamento discusso ed approvato nel corso del Consiglio del 16 aprile ha lo scopo di sanare una situazione deficitaria creatasi all’interno della legge di Stabilità 2019, la L.R. n° 1 del 29 gennaio 2019 , che aveva già previsto la dotazione a favore degli uffici regionali della somma di ben 600 mila euro mirata a realizzare studi e rilevazioni sul campo della domanda di mobilità a supporto della programmazione del trasporto pubblico locale, ma la cui copertura finanziaria non era stata poi, come invece avrebbe dovuto essere, assicurata dalla successiva legge di Bilancio (LR. n° 2 del 31 gennaio 2019) ; è stato, pertanto, posto rimedio ad una “svista” grossolana della legge di Bilancio regionale

 

La sfaccettatura strumentalmente scandalistica che il consigliere Pettinari ha voluto attribuire all’emendamento in parola, connotandolo addirittura come somme spese eccezionalmente dalla Regione, la quale potrebbe- sempre secondo Pettinari- risparmiarle poiché gli uffici preposti sarebbero floridi di personale idoneo ed adeguato ad effettuare internamente tali attività, viene però a scontrarsi con la realtà in punto di diritto e di fatto.

 

In particolare, la esternalizzazione di attività di consulenza o di servizi è permessa dalla vigente legislazione e a ciò si aggiunga che, nella realtà dei fatti, probabilmente non approfonditi dal consigliere Pettinari, il Dipartimento Infrastrutture e Trasporti versa in una situazione di assoluta insufficienza di personale, sia dirigenziale ( con ben 7 posizioni dirigenziali vacanti su un totale di 11) che del personale di comparto.

 

E’, altresì, fondamentale comprendere la finalità delle attività da esternalizzare,  per quanto sopra illustrato non effettuabili nel modo più assoluto con le risorse interne, per poter affermare senza dubbio che trattasi del supporto tecnico-amministrativo-giuridico-contabile necessario per l’espletamento delle gare, obbligatorie per legge, di assegnazione dei servizi del TPL.

 

La pianificazione, da avviare sulle linee definite dal Consiglio regionale con il verbale di approvazione dei servizi minimi avvenuta ad agosto 2018, consiste nell’ottimizzazione della rete dei servizi alla luce delle esigenze della domanda locale.

 

Si tratta di attività estremamente specialistiche che poco hanno in comune con l’attività della pubblica amministrazione e in particolare con l’attività svolta ordinariamente negli uffici regionali.

 

Non è un caso che tutti gli Enti (Ministeri, Agenzie regionali di trasporto, amministrazioni regionali e locali) che si sono trovati a dover realizzare entrambe le attività le hanno sempre affidate a soggetti esterni, e basta ricercare i bandi in corso sui loro siti istituzionali per verificare la realtà di quanto affermato.

 

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