A processo sono finiti anche gli assessori dell’epoca: Donato Di Matteo, Silvio Paolucci, Dino Pepe e Marinella Sclocco, oltre a Fabrizio Bernardini (capo di gabinetto) e Claudio Ruffini (segretario della presidenza).
Secondo l’accusa gli imputati, nel corso della seduta della giunta regionale del 3 giugno 2016, avrebbero approvato la delibera di indirizzo per la riqualificazione e realizzazione del parco pubblico Villa delle Rose di Lanciano, certificando la presenza del presidente, che invece si trovava altrove.
L’accusa è di falso ideologico e l’udienza è stata fissata per il prossimo 8 giugno.