Cura Abruzzo 2, l’opposizione chiede di erogare i fondi per i comuni della “vecchia” zona rossa

I Consiglieri Regionali Dino Pepe, Silvio Paolucci, Antonio Blasioli, Pierpaolo Pietrucci, Sandro Mariani, Marianna Scoccia e Americo Di Benedetto hanno scritto una lettera al Governatore Marsilio per sapere come mai, ad oggi, la Regione Abruzzo ancora non procede ad emanare gli atti consequenziali per consentire l’utilizzo della somma, pari a 240 mila euro, destinata dalla legge regionale 3 giugno 2020 n. 10, ribattezzata “Cura Abruzzo 2”, ai territori dei comuni dichiarati “zona rossa” sulla base di provvedimenti regionali adottati durante il lockdown della scorsa primavera.

 

Questo fondo, previsto su nostra iniziativa, per i comuni di Arsita, Bisenti, Castiglione Messer Raimondo, Castilenti, Civitella Casanova, Elice, Farindola, Montebello di Bertona, Montefino, Ortona, Penne e Picciano all’articolo 27 della citata legge, al comma 2, prevedeva che la Giunta, per consentire l’erogazione delle somme, avrebbe dovuto, entro lo scorso 21 giugno, predisporre la ripartizione dei fondi da destinare ai comuni, tendendo conto della loro popolazione residente, per permettere ai beneficiari di accedere ai ristori previsti” scrivono i Consiglieri Regionali di opposizione. “Purtroppo però al momento è tutto fermo con gravi ripercussioni per i 12 comuni abruzzesi interessati. Infatti è utile ricordare che gli enti locali, come disciplinato dal comma 8 dell’articolo 175 del Tuel, hanno come termine ultimo il 30 novembre di ciascun anno per eseguire le variazioni sul bilancio pluriennale in corrispondenza dell’assestamento generale di tutte le voci di entrata e di spesa, compreso il fondo di riserva”.

 

Quindi la mancata comunicazione entro qualche giorno degli stanziamenti comporterà per questi comuni ex “zona rossa” d’Abruzzo la possibilità di utilizzare questi stanziamenti regionali loro concessi solo dopo l’approvazione del bilancio triennale di previsione 2021/2023 che, come accadrà nella maggior parte degli enti locali a causa dell’emergenza sanitaria in corso, avverrà sicuramente dopo il 31 gennaio 2021, termine ad oggi fissato dal DL 34/2020 ma che vedrà sicura posticipazione nei prossimi provvedimenti governativi” prosegue la nota.

 

Si tratta di una situazione grottesca e per la quale chiediamo al Governatore Marsilio venga messo al più presto rimedio, non ha infatti senso concedere risorse a questi territori duramente colpiti dalla scorsa pandemia per poi tenerli bloccati per meri ritardi burocratici” concludono Pepe, Paolucci, Blasioli, Pietrucci, Mariani, Scoccia e Di Benedetto. “Infine sollecitiamo il Presidente di chiedere la completa attuazione delle disposizioni contenute nell’articolo 27 della Legge 10/2020, relativamente ai ristori da destinare alle micro-imprese ricadenti i territori delle cosiddette “zone rosse” attivate da provvedimenti regionali”.

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