“La crisi politica in Regione”, si legge in una nota, “è oramai sotto gli occhi di tutti. Il pessimo risultato elettorale di tutte le forze di centrosinistra e di sinistra alle elezioni politiche del 4 marzo ha avuto in Abruzzo un dato di particolare gravità anche dovuto, inutile negarlo, ad un giudizio negativo su buona parte delle attività della Regione.
I problemi esistono da tempo e da tempo ci eravamo sforzati di segnalarli, chiedendo che si facessero riunioni di coalizione per aprire un nuovo percorso politico ancorato a punti chiari e urgenti per i cittadini abruzzesi a livello programmatico e ad un metodo di lavoro diverso nella gestione dell’ente fatto di collegialità nelle scelte che è totalmente mancata.
Oggi occorre valutare se in questo scorcio finale di legislatura ci siano ancora margini per un’inversione di tendenza nelle priorità del governo regionale e nel suo modello di guida. Valuteremo le nostre azioni e le nostre proposte, insieme a tutto il gruppo dirigente territoriale, a seguito di questi non più rinviabili approfondimenti con le altre forze politiche di maggioranza”.
La posizione, in una nota, è stata espressa dai coordinatori regionali di Arti 1 – Mdp (Tommaso Di Febo e Fabio Ranieri) e gli amministratori regionali (l’assessore Marinella Sclocco e il sottosegretario Mario Mazzocca).