Covid19, sicurezza e gestione del trasporto pubblico in Abruzzo: i 5 punti sui quali fare chiarezza

Una nota inviata dalla Vice Presidenza del Consiglio regionale per porre all’attenzione del Sottosegretario della Giunta Regionale, con delega ai trasporti e del Presidente dell’Azienda Unica Trasporti- TUA, il gran numero di criticità rappresentate, sia dal personale dipendente e sia dagli utenti, in merito alla condizione di sicurezza, in questa “fase due” , dei mezzi pubblici che effettuano corse urbane ed extraurbane sul territorio regionale.

 

Cinque punti su cui fare chiarezza per assicurarsi che la Regione Abruzzo stia facendo tutto quanto necessario. A firmarla è Domenico Pettinari M5S che questa mattina ne ha presentato i contenuti alla stampa davanti al deposito di via Orione a Pescara. “I maggiori disservizi sono stati segnalati dall’ area produttiva di Pescara extraurbana in Via Aterno – spiega Domenico Pettinari – Qui è stata evidenziata l’assenza di termoscanner per la rilevazione della temperatura del personale dipendente, la mancata installazione di colonnine con gel sanificante per le mani e l’insufficiente fornitura giornaliera di DPI, mascherine, guanti e gel igienizzanti, assegnata al personale stesso.

 

È’ stato, inoltre, rappresentato dal personale che a inizio servizio di linea non è possibile stabilire da parte degli autisti se il bus è stato regolarmente sanificato: servirebbe una scheda con orari e firma dell’addetto a tale mansione. E’ indubbio che questa certificazione deve essere messa a conoscenza dell’autista che si appresta a prendere servizio. Altra problematica segnalata dai dipendenti – continua Pettinari- riguarda la pulizia dei mezzi, che dovrebbero essere intensificate soprattutto nelle ore pomeridiane. Anche il rifornimento di carburante dovrebbe essere effettuato prima dell’avvio del servizio, al fine di evitare ritardi all’inizio del turno.

 

Inoltre, alcuni turni effettuati nei paesi periferici dell’area pescarese, sarebbero stati strutturati senza possibilità di rientrare nella sede principale per rifornire, sanificare ed effettuare manutenzione i mezzi, con conseguenti disagi e all’utenza. La manutenzione è un tasto dolente, perché sono tante le criticità segnalate in merito a una puntuale e continua manutenzione dei mezzi, vista la obsolescenza delle vetture TUA, circolanti sul territorio regionale. Ritengo – sottolinea il Vice Presidente del Consiglio regionale – che sarebbe stato utile, in questo periodo di “emergenza COVID”, in cui gran parte dei bus sono rimasti fermi in deposito, fare un’attenta manutenzione alle vetture ma, da notizie, sembra che questo non sia avvenuto”. Altra problematica segnalata in conferenza stampa riguardo il numero di corse per garantire un adeguato servizio in questa “fase 2” in cui molti cittadini sono tornati a lavoro. In merito il consigliere del M5S ha affermato “La percentuale dei mezzi assegnata alle corse di linea in questa “fase due” appare del tutto insufficiente, in quanto, a causa della riduzione del numero degli utenti che possono salire a bordo, molti viaggiatori il più delle volte, rimangono a terra per tempi molto lunghi, assembrandosi in attesa di autobus successivi.

 

In questa “fase due”, anche gli orari delle corse non sembrano essere organizzati nel rispetto di una effettiva esigenza dei cittadini che, nella stragrande maggioranza, ha già pagato il proprio abbonamento alla TUA. Disservizi che risultano ancora più gravi se consideriamo che la Società TUA, nel periodo COVID, ha continuato a ricevere dalla Regione Abruzzo la stessa contribuzione regionale, ma ha fornito circa il 70% in meno di servizi, mettendo in cassa integrazione gran parte del personale. Una questione importante per la sicurezza è stata sollevata in materia di controllo sull’applicazione delle norme anticontagio. “Premesso che la responsabilità individuale degli utenti rimane il punto essenziale per garantire il rispetto delle regole – spiega Pettinari – è necessario dover fare chiarezza su chi fa i controlli e sulla titolarità delle persone preposte agli stessi. Non è possibile attribuire all’autista l’onere di verificare il corretto mantenimento delle distanze sul mezzo da parte dei viaggiatori e sull’utilizzo, da parte degli stessi, di mascherine e guanti. Ci sono autisti costretti a guidare, sanificare il mezzo, controllare che le norme siano rispettate dai passeggeri. Mansioni aggiuntive per cui non hanno neanche la dovuta preparazione.

 

E’ davvero impensabile tutto questo. La funzione del personale dipendente potrà essere quella di attivare procedure di segnalazione di situazioni anomale ma, la gestione di tali anomalie non può che essere demandata ad altro personale da individuare. Si assuma personale qualificato e a supporto di questo potrebbero essere destinati i numerosi amministrativi in esubero all’interno della forza lavoro TUA.

 

Sono questioni di primaria importanza su cui va fatta chiearezza ed è per questo che ho voluto scrivere direttamente al Sottosegretario della Giunta Regionale con delega ai trasporti, Umberto D’Annuntiis e al Presidente della TUA, Gianfranco Giuliante, per porre delle domande a cui attendo risposta in tempi brevi. -Quali provvedimenti la Regione Abruzzo, che ha competenza in materia di programmazione e controllo del trasporto pubblico locale, intende adottare al fine di fornire immediate soluzioni a queste criticità evidenziate, soprattutto in riferimento alla predisposizione di protocolli che permettano, in questa “fase due” di viaggiare nel rispetto delle regole di sicurezza sanitaria. -Se, la Regione Abruzzo e la Presidenza della TUA, hanno predisposto tutte le attività per una corretta manutenzione degli autobus ed una sanificazione quotidiana degli stessi. -Se, la Regione Abruzzo e la Presidenza della TUA hanno fornito al personale dipendente, un quantitativo congruo di tutti i presidi necessari, (mascherine, guanti e gel disinfettante). -Se, la Regione Abruzzo e la Presidenza di TUA hanno previsto un adeguato aumento del numero di autobus circolanti, tale da rispondere alle esigenze degli utenti che riprenderanno a spostarsi nella “fase due”, riducendo, così, la necessità di ricorrere a mezzi propri. -Se, la Regione Abruzzo, è consapevole dell’esigenza di dover individuare e regolamentare ulteriore personale, preposto alla verifica del rispetto delle regole sanitarie da parte dei cittadini che viaggiano sugli autobus. Sono 5 punti su cui di deve immediatamente fare chiarezza” conclude Pettinari.

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