Il dato relativo alla metà di settembre si basa sui 4.034 pazienti fino ad allora affetti da Covid-19. Quello sulla seconda ondata, invece, si riferisce ai quasi 30mila contagi avvenuti tra settembre e dicembre. I casi emersi nella seconda ondata, infatti, sono pari all’88% degli oltre 34mila emersi in Abruzzo da marzo ad oggi.
Anche sul fronte delle vittime, sono più i decessi avvenuti nella seconda ondata: 695 morti contro i 472 registrati tra marzo e settembre, pari al 59,5% dei 1.167 complessivi (dati aggiornati a ieri). Nella prima ondata, però, i decessi riguardavano più dell’11% dei malati, mentre nella seconda il dato si ferma a circa il 2,3%.
Il 15 settembre la provincia con più casi complessivi era quella di Pescara (1.740), considerata il territorio più colpito del centro Sud Italia; poi c’erano il Chietino (950), il Teramano (745) e l’Aquilano (566). Al 27 dicembre, stando agli ultimi dati ufficiali, in testa c’è la provincia dell’Aquila, con 10.823 casi, seguita da quella di Teramo (9.273), da quella di Pescara (7.021) e dal Chietino (6.939).