I Vescovi della Regione Ecclesiastica Abruzzo-Molise, tenuto conto dell’aggravarsi della diffusione pandemica, per quanto riguarda le attività pastorali e lo svolgimento della catechesi nelle parrocchie della regione, ribadiscono quanto già detto dalla Conferenza Episcopale Italiana.
Si consiglia, dunque, “una consapevole prudenza” e si raccomanda l’applicazione dei protocolli indicati dalle autorità” con una “particolare attenzione a non disperdere la cura verso la persona e le relazioni, con il coinvolgimento delle famiglie, anche attraverso l’uso del digitale”. Questo vale anzitutto per le celebrazioni in presenza che continuano osservando tutte le disposizioni e precauzioni indicate e già messe in atto.
In particolare riguardo alla catechesi si ritiene che, laddove ci sono le condizioni necessarie di spazi e di catechisti disponibili, osservando le misure precauzionali note e sanificando di volta in volta gli ambienti, le attività in presenza sono di certo più incisive, specie per i più piccoli.
Qualora, in futuro, dovessero essere istituite zone rosse regionali o locali bisognerà “evitare momenti in presenza favorendo, con creatività, modalità d’incontro già sperimentate nei mesi precedenti e ponendo la dovuta attenzione alle varie fasce di età”.
A dirlo Bruno Forte, Arcivescovo di Chieti-Vasto e Presidente della Conferenza Episcopale Abruzzese-Molisana.