Coronavirus, le radio abruzzesi scrivono alla Regione

Abruzzo. Sono 22 le radio abruzzesi che in una lettera chiedono alla Regione Abruzzo un sostegno in questo momento così delicato anche per gli editori radiofonici.

Ecco le parole delle radio di tutta la regione che si sono unite per chiedere un aiuto a chi può sostenere questa richiesta…

L’emergenza sanitaria che tutti stiamo affrontando in queste settimane vede impegnati in prima linea i mezzi di informazione – stampa, radio, tv, web – che svolgono un servizio pubblico fondamentale nell’interesse della collettività, fornendo informazioni puntuali, rigorose, scientificamente attendibili sull’andamento della situazione nei diversi territori e intrattenendo le persone costrette a stare in casa.

È evidente che tale emergenza stia producendo enormi conseguenze anche sul piano economico-finanziario e produttivo. Per quanto riguarda il nostro settore, la raccolta pubblicitaria si è fermata e potremmo non essere in grado di servire le imprese del territorio quando la crisi sanitaria cesserà.
Mai come in questo momento è urgente un sostegno da parte delle autorità regionali a
favore di un comparto essenziale per il nostro territorio.

Nel decreto “Salva Italia” è stato esteso il credito d’imposta, calcolato nella misura unica del 30% dell’intero valore degli investimenti pubblicitari effettuati, e non più sul solo incremento rispetto all’investimento effettuato nell’anno. precedente. Ma non basta. Tale agevolazione si rivela  insufficiente in considerazione del fatto che gli investimenti in pubblicità non rivestono carattere primario e saranno di certo penalizzati a fronte di servizi e beni considerati più importanti. A tutt’oggi la nostra attività non si è fermata e continua nell’interesse pubblico, anche in periodo di crisi, nonostante gli ingenti costi fissi che dobbiamo sostenere. Il principale quello dell’energia elettrica, necessaria ad alimentare l’intera rete di trasmissione per la copertura capillare del territorio regionale. Ciò al fine di garantire in maniera equa il nostro servizio a tutta la popolazione indipendentemente dalle aree di residenza e dai target di ascolto.

Preme far presente, inoltre, che molte delle realtà radiofoniche locali abruzzesi non potranno usufruire degli ammortizzatori sociali messi a disposizione dal Dl n. 18/20 poiché in contrasto con altre normative di settore.

Altre regioni, non solo in questo periodo di crisi ma ogni anno, sostengono le attività delle radio locali con leggi e finanziamenti dedicati. Riteniamo che ciò sia ancora più necessario in questo particolare momento.

Vi chiediamo quindi, di impegnarvi per:
– Inserire un provvedimento di sostegno immediato e straordinario a favore delle imprese radiofoniche in relazione all’emergenza Covid-19, da inserire nel decreto “Salva Abruzzo” che la Giunta  Regionale sta valutando;
– approvare una Legge Regionale di sostegno al  comparto dell’informazione per i mesi a venire, con una dotazione finanziaria consistente e necessaria allo svolgimento delle nostre attività nell’interesse pubblico che consenta di arginare le gravi perdite causate da questa emergenza;
– liberare le risorse per consentire alle imprese di attuare campagne di comunicazione e campagne di finanziamento a valere su progetti comunitari, fondi di sviluppo per l’impresa PORFESR, altri fondi comunitari e fondi propri regionali con una quota percentuale da riservare ai mezzi di informazione radiofonica locale.

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