Lo ha annunciato l’assessore alle Politiche del Lavoro, Piero Fioretti, che questa mattina ha incontrato in video conferenza la ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, per affrontare le problematiche legate all’attuazione del decreto Cura Italia che proprio sugli strumenti di welfare lavorativo ha concentrato l’attenzione. “Aspettiamo che il testo del decreto sia pubblicato ufficialmente – ha esordito l’assessore Fioretti – e di seguito vengano emanate le circolari esplicative del ministero e dell’Inps. È importante chiarire che le aziende che già fanno parte del fondo che finanzia la Cassa integrazione ordinaria e straordinaria non devono attendere alcune scadenza, presentano la domanda e verrà erogato il trattamento di Cig.
Il discorso riguarda invece le piccolissime aziende regionali per le quali l’erogazione della Cassa integrazione in deroga presuppone la sottoscrizione di un accordo regionale in sede di Cicas allargato, cioè nel quale prendono parte anche i rappresentanti delle categoria di pesca, agricoltura e studi professionali che di norma non fanno parte del comitato”. La sottoscrizione dell’intesa regionale è un passaggio importante e decisivo, ma, è importante sottolineare, che “ogni possibile intervento – spiega l’assessore al Lavoro – è sotteso anche alla ripartizione delle risorse nazionali che dovranno essere trasferite alle Regioni. La prima tranche prevede 1,3 miliardi di euro che il Ministero dovrebbe ripartire la prossima settimana; noi nel frattempo sottoscriveremo l’intesa allargata a tutte le categorie produttive della regione”.
Questo, per sommi capi, il cronoprogramma che questa mattina l’assessore Fioretti ha concordato con gli uffici regionali a margine dell’incontro video con il ministro Catalfo. E proprio sull’incontro l’assessore Piero Fioretti ha voluto sottolineare che “la Regione ha sollevato con decisione la questione dei lavoratori stagionali che, da un primo esame del provvedimento, rischiano di stare fuori dalla Cassa in deroga. Abbiamo ribadito la necessità che anche le istanze di questi lavoratori, che in Abruzzo sono molti, vengano accolte senza alcuna esitazione. Un eventuale allargamento è allo studio degli uffici ministeriali”.