Lo dice all’ANSA il direttore dell’Unità operativa complessa di Microbiologia e virologia clinica a valenza regionale della Asl di Pescara, Paolo Fazii, aggiungendo che “la ‘spada di Damocle’ è l’eventuale ritorno del contagio in autunno, anche se a quel punto saremo preparati”. Il direttore del laboratorio di Pescara – la struttura è centro di riferimento regionale per l’emergenza coronavirus – sottolinea che la discesa sarà “molto lenta” e che il “vero calo ci sarà in estate piena”.
L’esperto si dice inoltre convinto che sia necessario “convivere con il virus in attesa del vaccino almeno per tutto il biennio 2020-2021”, con tutto ciò che questo comporta rispetto alle misure di precauzione e alle abitudini quotidiane delle persone.