“La quota del fondo nazionale che ci è stata assegnata – sottolinea Quaresimale – sarà una importante occasione per rafforzare il sistema di protezione sociale in favore delle donne che subiscono violenza di genere. Una parte di questa quota, circa 150 mila euro, è destinata ad interventi previsti nel Piano straordinario contro la violenza sessuale e di genere e saranno utilizzati per favorire l’indipendenza economica e abitativa delle donne prese in carico”. Le risorse statali consentiranno di consolidare gli interventi di prevenzione della violenza contro le donne e di mettere a sistema una serie di interventi a sostengo delle donne che subiscono maltrattamenti, fisici e/o psicologici, e dei minori che vi assistono.
“In Abruzzo – ricorda l’assessore alle Politiche sociali – abbiamo una rete di assistenza e sostegno con performance da primato a livello nazionale, a cominciare dal numero dei Centri antiviolenza attivi e dall’azione incessante delle Case rifugio. La programmazione attuale guarda ancora di più ai territori con la creazione del Tavolo tecnico di rete regionale nel quale siedono proprio tutti i rappresentanti delle associazioni e organismi che operano nel settore e che ascoltiamo con l’obiettivo di dare concretezza alle richieste”. Ma per l’Abruzzo al pari delle altre regioni si apre ora la sfida del Reddito di libertà per le donne che hanno subito violenza.
“E’ il caso di ricordare che il 20 luglio scorso in Gazzetta ufficiale è stato pubblicato il decreto che istituisce questa misura di sostengo – aggiunge Quaresimale – che tende a mitigare gli effetti economici causati dalla pandemia. Si tratta nello specifico di una contributo economico erogato dall’Inps su richiesta”.