“Il Presidente Marsilio ha avuto il coraggio di denunciare l’ipocrita atteggiamento del centrosinistra che ti denigra se sei nel centrodestra e ti osanna se passi dalla sua parte.
Per questo, Marsilio, viene bersagliato in queste ore: per aver ricordato come la sinistra sia abituata a offendere le donne impegnate in politica nel centrodestra.
Un trattamento tenuto nel recente passato, anche nei confronti delle due ministre, Carfagna e Gelmini, e che oggi il solito centrosinistra fa finta di non ricordare. Sono gli stessi vergognosi attacchi mediatici riservati dalla sinistra al nostro presidente Giorgia Meloni e alle donne di Fratelli d’Italia ma in questo caso non si assiste a nessuna censura da parte di chi oggi si indigna per le affermazioni di Marsilio”.
E’ la nota congiunta del segretario regionale di FdI, Etelwardo Sigismondi e del capogruppo in Consiglio regionale, Guerino Testa.
Marilena Rossi (coordinatore provinciale Fratelli d’Italia). Da donna al servizio della politica, posso ribadire forte e chiaro che le donne in politica si difendono sempre, non solo quando hanno le tessere del centrosinistra.
Non esistono quote di genere e rispetto di genere a targhe alterne in base alle tessere, perchè questo sì, è da trogloditi.
Un concetto semplice che è stato ricordato ieri dal presidente Marsilio, ma che nella sua declinazione strumentale, ha fatto irritare i rappresentanti della sinistra sempre pronti a denigrare e mortificare le donne del centrodestra nella loro dimensione privata, personale oltre che politica.
I comunicati stampa, diffusi ad arte per infierire in maniera decontestualizzata su un passaggio del discorso estrapolato dal presidente Marsilio, sono assolutamente fuori luogo e ci domandiamo dov’erano questi personaggi quando in passato le ministre Gelmini e Carfagna venivano offese e mortificate nella loro azione politica dal centrosinistra, e dove sono quando offendono il mio presidente nazionale Meloni.
Se ciò non dovesse bastare a questi smemorati, basterebbe andare a ritroso di pochi più di 20 giorni fa, quando l’8 luglio all’Aquila, è stato proprio il presidente Marsilio a invitare e volere fortemente le due ministre per il Sud e per gli Affari regionali per tenere a battesimo la programmazione regionale 21-27.
Carfagna e Gelmini sono intervenute proprio su impulso del presidente Marsilio che le ha invitate come ospiti d’onore per la presentazione del programma del rilancio della nostra Regione.
Ma se gli aspetti di contenuto non dovessero bastare agli smemorati di sinistra, non sfuggano infine gli aspetti politici.
Il presidente Marsilio non sarà candidato alle prossime elezioni politiche.
Lo stesso non si può dire di chi, in queste ore, sta cavalcando la polemica. Questo sì, la dice lunga su chi sia davvero in malafede, fingendosi paladino delle donne.
Giulio Sottanelli (Azione). Tutto ci saremmo aspettati, in piena estate, che dover prendere posizione a tutela dell’immagine di due stimatissimi Ministri della Repubblica Italiana come Mariastella Gelmini (Affari Regionali ed Autonomie) e Mara Carfagna (Ministro per il Sud e la coesione territoriale) dagli attacchi sconcertanti, non del cittadino qualunque seduto al tavolo di un Bar, ma di un rappresentante istituzionale che dovrebbe avere, prima di tutto, rispetto per il ruolo che ricopre. Il Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, già distintosi in maniera negativa per essere stato uno dei pochi governatori a non firmare l’appello per salvare il Governo Draghi, in un momento di estrema difficoltà per tutti gli italiani e per tutti gli abruzzesi che dovrebbe lui stesso rappresentare, ha pubblicamente commentato il passaggio di Mariastella Gelmini e Mara Carfagna da Forza Italia ad Azione definendole ironicamente “poco di buono, frequentatrici dei salotti e dei festini di Arcore ed oggi, che hanno preso le distanze dal partito di Berlusconi, nobildonne e due grandi statiste”.
Senza star qui a ricordare come lo stesso Marsilio, in particolare nei confronti della Gelmini, dovrebbe essere quanto meno grato per le risorse assicurate al territorio nella programmazione da qui al 2027, ed anche nei confronti della Carfagna per l’attenzione rivolta alla nostra Regione nel suo ruolo di Ministro per il Sud, ci vediamo anche fin troppo imbarazzati, nel chiedere scusa da abruzzesi per gli insulti sessisti del Presidente della nostra Regione.
“Trovo sconcertanti le dichiarazioni di Marsilio – commenta il segretario regionale di Azione Giulio Cesare Sottanelli – nei confronti di donne libere e competenti che hanno avuto il coraggio di dire no ad una deriva, quella di Forza Italia, verso l’estrema destra, a tutto vantaggio di Putin, e scegliere, non senza dolore, di seguire chi ha davvero mostrato senso di responsabilità per le sorti del nostro Paese, come il Premier Draghi che stava indirizzando l’Italia verso la giusta direzione, prima che l’interesse personale di alcuni leader politici prevalesse sull’interesse di un Paese intero. Una caduta di stile del Presidente della Regione Abruzzo – conclude Sottanelli – che certifica che gli abruzzesi si meritano di essere meglio rappresentati.”