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Carenza e dispersione idrica: gli investimenti dei gestori e degli imprenditori del turismo

Abruzzo. Tra carenze idriche, progetti di risoluzione e la gestione, non semplicissima, di uno scorcio d’estate dove dei disagi per quanto concerne la normale erogazione dell’acqua si avvertono.

 

Nella settimana di Ferragosto alcune problematiche si avvertono e si legano anche al recente studio che parla di una regione, l’Abruzzo, che registra il record per quanto concerne le dispersioni nelle reti idriche. “ Con i colloqui avuti con i presidenti delle società di gestione idrica”, sottolinea Giammarco Giovannelli, presidente di Federalberghi – Confcommercio, “ è stata evidenziata una chiara progettualità, su base pluriennale, per la soluzione del problema dispersione, ma anche per potenziare la rete idrica nelle zone a maggiore vocazione turistica. Il problema, in ogni caso, c’è da 20 anni e si aggrava sempre più e mi auguro che tale proposito possa concretizzarsi, anche perché non possiamo avere delle repliche negative in fatto di immagine turistica per la carenza idrica, che poi crea anche innegabili disagi per l’operatività delle strutture ricettive e dei pubblici esercizi”.

Investimenti mirati. Se da un lato, dunque, la crescita del costo della risorsa acqua è cresciuto nel corso degli anni, e deve accompagnarsi ad investimenti capaci di garantire efficienza alle linee, dall’altra c’è anche la programmazione delle singole strutture che operano nel comparto turistico. “Vanno fatte anche delle valutazioni di natura imprenditoriale”, prosegue Giovannelli, “ anche perché ad oggi è impensabile che strutture ricettive ed extra-alberghiere non siano dotate di cisterne e autoclavi che poi rappresentano strumenti utili per gestire le emergenze.

Ecco, dunque, che se da un lato ci auguriamo che gli investimenti degli enti gestori possano trovare, a breve concretezza, dall’altra anche gli imprenditori devono fare le loro valutazioni per assicurare un servizio di qualità”.