Risulta notevolmente peggiorata per Mauro Nardella, componente del comitato nazionale di gestione UIL PA Polizia Penitenziaria, la situazione delle carceri abruzzesi in generale e riguardo al numero dei detenuti in particolare.
“Sono infatti di molto aumentati il numero dei reclusi, compresi quelli stranieri, all’interno degli 8 istituti di pena abruzzesi. Tale situazione contrasta fortemente con l’invariata se non addirittura diminuita presenza di operatori penitenziari. Rispetto a novembre 2018, che lo ricordo raccontava già di una disastrosa e sovraffollata situazione, i detenuti complessivamente presenti nelle carceri della Regione verde d’Europa sono aumentati di ben 88 unità passando dai 1974 ristretti (dei quali 351 stranieri) di allora ai 2062 di oggi (360 stranieri per lo più albanesi (59), rumeni(78), marocchini (49) e nigeriani (27)”.
“Di molto peggiorata risulta essere la situazione a Sulmona ove, a fronte di 375 detenuti sui 303 regolarmente “ospitabili”, oggi se ne contano ben 423 (+48) il che significa un sovraffollamento di ben 120 unità detenute. Stessa sorte per Lanciano ove i detenuti sono aumentati di circa 26 unità (280/254 per una capienza regolamentare di 231 detenuti e quindi + 49 in termini di sovraffollamento) e a Pescara ove 21 sono le persone in più presenti rispetto all’anno precedente (399/378 per una capienza regolamentare pari a 273 posti e quindi con un numero di soggetti reclusi rispetto a quello regolamentare di +126 unità). Anche la situazione di Chieti, che già possedeva numeri di tutto rispetto in termini di sovraccarico di persone detenute ,risulta ulteriormente peggiorata, seppur di poco, rispetto allo scorso anno. Qui si è passati dai 142 (rispetto alla capienza regolamentare di 79 detenuti ) ai 144 di Novembre 2019 e quindi con 65 detenuti in sovraffollamento”.
E ancora: “Seppur in un contesto non assolutamente deflattivo rispetto alla capienza regolamentare e prevista essere di 255 detenuti ospitabili, risulta leggermente anche se quasi del tutto impercettibilmente migliorata la situazione a Teramo. Qui si è passati dai 425 dello scorso anno ai 422 di quest’anno (+ 167 in termini di sovraffollamento). Tornando a guardare in Provincia dell’Aquila troviamo una situazione del tutto invariata all’Aquila 186 rispetto agli stessi del 2018 è un peggioramento delle condizioni numeriche ad Avezzano ove oggi si contano 6 detenuti in più rispetto allo scorso anno (63/57 rispetto ad una capienza regolamentare di 53 posti). Unica nota positiva, seppur relativamente parlando, ci è data dalla Casa Lavoro di Vasto. Essa risulta essere l’ unica realtà abruzzese nel 2019 ad aver visto decrescere il numero di “ospiti” -12 rispetto al 2018 ( 145/157 )”.
E conclude: “Volendo trarre le dovute conclusioni possiamo tranquillamente affermare che, fermo restando la la generalizzata situazione negativa che caratterizza la situazione carceraria regionale , la Casa di Reclusione di Sulmona risulta essere tra gli istituti abruzzesi quella con i peggiori coefficienti annuali. A tal proposito giova ricordare che presso il carcere peligno vi è una situazione riguardante il personale di polizia penitenziaria davvero drammatica. Rispetto alla stragrande maggioranza degli istituti abruzzesi ove la garanzia di turni a 6 ore sono al momento solo minacciati o in parte soppressi a Sulmona, da molti anni a questa parte, non si sa più cosa significhi lavorare su 4 quadranti atteso che quasi tutte le turnazioni sono strutturate su 8 ore giornaliere”.