Quella tra i Carabinieri del Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari di Roma, da cui il Comando Regione Forestale “Abruzzo e Molise” dipende, e l’Assobioplastiche è una collaborazione che prosegue da diversi anni per sostenere le azioni di contrasto all’illegalità svolte dai militari, attraverso incontri di approfondimento tecnico sulle tematiche connesse all’applicazione della recente normativa che regola la distribuzione e commercializzazione delle buste monouso per asporto/trasporto merci. Assobioplastiche supporta anche la specialità Forestale dell’Arma in azioni di polizia giudiziaria (diverse tipologie di illecito, segnalazioni, esposti, rapporti con gli organi deputati all’irrogazione delle sanzioni, giudizi anche penali). Infatti, nonostante il consumo annuo di borse di plastica monouso si sia attestato nel 2018 su circa 88.500 tonnellate rispetto alle 200mila del 2007, pari a circa 30 miliardi di sacchetti, quando è stata introdotta una prima normativa specifica, finalizzata a ridurne il consumo, per essere poi perfezionata nel 2012 e nel 2017, ponendo così l’Italia all’avanguardia nell’Unione Europea, oggi ogni dieci sacchetti in circolazione ben quattro sono ancora in plastica tradizionale e quindi fuorilegge.
Durante gli incontri, tenuti alla presenza del Comandante della Regione Carabinieri Forestale, Generale di Brigata Giampiero Costantini, il Direttore di Assobioplastiche ha condiviso con i militari abruzzesi e molisani, oltre alle recenti norme, anche alcuni strumenti tecnici, quali i micrometri, per l’accertamento degli illeciti. Sono state anche poste le basi per una prossima campagna di controlli rivolta proprio contro la commercializzazione illegale delle presunte bioplastiche, soprattutto sacchetti per la spesa.
Il prezioso impegno dei Carabinieri Forestali ha garantito nel tempo il consolidarsi di un panorama di legalità nel settore borse in bioplastica, che devono essere conformi allo standard tecnico EN13432 così da poterne consentire il riciclo, insieme alla frazione organica, negli impianti di compostaggio. Si tratta di un modello legislativo che ad oggi ha dimostrato di poter generare anche un dividendo ambientale, economico e sociale.