Campione del mondo di Cucù: a Campli si è svolta la XVI edizione

Grande successo per il Campionato del mondo di Cucù, che nell’ultima edizione ha visto la partecipazione di oltre 500 concorrenti che si sono sfidati in diverse serate di qualificazione, in un clima di divertimento e di competizione nella cornice della casa del Cucù.

La manifestazione finale si è poi tenuta nella serata dell’Epifania, quando i 150 finalisti si sono sfidati per il titolo. A prevalere è stato il giovane Giacomo Scortica, che si è aggiudicato l’edizione 2023/24 del trofeo precedendo sul podio Davide Malizia e Romina Cordovani, rispettivamente al secondo e al terzo posto.

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Termina il campionato di Cucù: ecco come è andata – abruzzo.cityrumors.it

Soddisfatta è la Pro Loco Città di Campli, che ringrazia il sostegno e l’entusiasmo dei partecipanti, degli spettatori e di tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento. “Attendiamo con entusiasmo la prossima edizione e auguriamo a tutti un anno ricco di gioia e di successi” – hanno poi aggiunto.

Come si gioca a Cucù

Il gioco del Cucù è un gioco di carte che in Italia ha diverse declinazioni a seconda di quelle che sono le usanze locali. Non è dunque raro trovare delle regole differenti a seconda del territorio, sebbene lo scopo sia il medesimo: è infatti un gioco a eliminazione, con il giocatore sconfitto che esce dalla partita. Vince dunque l’ultimo giocatore che rimane in gioco fino alla fine.

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Come si gioca a cucù? – abruzzo.cityrumors.it

Alla partita partecipano da 2 a 20 persone (ma si possono superare tali limiti aggiungendo altri mazzi). Dopo aver mescolato le carte e fatto tagliare il mazzo dal giocatore alla sinistra, il mazziere distribuisce in senso antiorario una carta coperta per ciascun giocatore, mettendo poi da parte, coperto, il mazzo delle carte rimanenti.

Si gioca dunque in senso antiorario, con il giocatore alla destra del mazziere che inizia il gioco, decidendo se tenere la propria carta o scambiarla con quella del giocatore successivo, che non può rifiutarsi di cederla a meno che non abbia in mano un re di qualunque seme (cucù). Il giocatore che ha il re lo deve mostrare dicendo cucù. Il cucù si gira però solo se il precedente giocatore chiede di cambiare.

Al proprio turno, il mazziere può tenere la propria carta o spaccare il mazzo prendendo una carta a caso. In ogni caso, il mazziere non guarda la propria carta sino al termine del giocatore precedente

Quando anche il turno del mazziere è finito si scoprono tutte le carte: chi ha la carta di valore più basso perde. Se due o più giocatori possiedono la carta di valore più basso, ciascuno di essi perde. L’ultimo rimasto vince la partita.

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