Vendemmia in Abruzzo: la tragica situazione dei viticoltori

Il calo della raccolta determinato dalla presenza del patogeno e dagli sbalzi climatici, soprattutto nella zona del chietino, potrebbe influenzare negativamente la vendemmia di quest’anno.

A fronte di questo allarme, però, Il Consorzio tutela intende rassicurare sulla qualità della produzione, che anche per il 2023 verrà assicurata sui consueti livelli che hanno reso le produzioni vitivinicole locali un’eccellenza nazionali.

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La vendemmia 2023 nella regione Abruzzo rischia di essere fortemente danneggiata dagli sbalzi climatici, mettendo in difficoltà gli operatori di settore – abruzzo.cityrumors.it

Al netto di tale ottimismo, è però evidente l’impatto dell’evoluzione climatica sulla vendemmia 2023: è proprio l’andamento del clima durante la stagione di crescita delle uve ad essere indicato dagli operatori del settore come una delle principali ragioni dietro la situazione critica della vendemmia. L’abbondante umidità, associata alle forti piogge a cui il terreno è andato incontro nel mese di maggio e di giugno, ha infatti creato un ambiente favorevole per la diffusione della Peronospora, compromettendo ulteriormente la salute delle piante e la produzione di uva.

Un duro colpo per gli agricoltori della regione

Quanto sopra non può che aver rappresentato un colpo molto duro per gli agricoltori abruzzesi: il destino di molte imprese agricole dipende infatti proprio dalla produzione vinicola, che impatta in maniera decisiva sul loro sostentamento, ma da cui dipende anche la prosperità economica dell’intera regione.

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Gli operatori richiedono un supporto da parte delle istituzioni, per far fronte alla crisi del comparto – abruzzo.cityrumors.it

È proprio per questo motivo che qualche ora fa il presidente Cia Chieti-Pescara, Domenico Bomba, ha lanciato un chiaro allarme, sottolineando come ormai non vi sia più tempo da perdere.

Siamo di fronte ad una situazione di emergenza – afferma infatti il presidente – Situazione che è stata fin troppo sottovalutata. Nonostante queste difficoltà, gli agricoltori abruzzesi si sono adattati ed hanno continuato a lavorare sodo, ma ci sono cantine che non hanno aperto. Tuttavia, è fondamentale che le istituzioni locali e nazionali forniscano il supporto necessario”.

Bomba domanda dunque alle autorità che vengano immediatamente adottare tutte le misure più concrete e immediate per supportare gli agricoltori della regione durante questa difficile e prolungata crisi. La Cia – conclude ancora il suo presidente – si è attivata fin da subito per sensibilizzare la politica, ma nonostante ciò Bomba condivide come sia ancora tutto fermo. “Se non avremo nessuna risposta si andrà ad oltranza senza escludere manifestazioni in piazza” – ha poi chiosato, nella speranza che questo appello possa essere raccolto dalle istituzioni a cui si è direttamente rivolto.

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