Solo per l’anno accademico 2022/23 in Abruzzo sono 2343 gli studenti idonei non beneficiari e, aggiungendo le studentesse e gli studenti idonei non beneficiari di Chieti-Pescara dell’anno accademico scorso, arriviamo alla spaventosa cifra di 3000 studenti e studentesse che non hanno ancora ricevuto la borsa di studio. E’ a nostro avviso questa una situazione che richiede innanzitutto rispetto mentre, purtroppo, assistiamo da mesi a comunicati stampa trionfalistici sulla copertura totale delle borse di studio quando la realtà è ben diversa. Da oltre due mesi (e per 600 studenti di Chieti-Pescara, da ben un anno e due mesi) le spese degli studi sono totalmente a carico degli studenti stessi e/o delle loro famiglie.
Chiarito che questo non è diritto allo studio, precisiamo che:
Con decreto del MUR dello scorso 22 febbraio sono stati stanziati ulteriori 6 milioni di euro a favore della Regione Abruzzo per il pagamento delle borse di studio, a valere sui fondi PNRR, che si aggiungono ai precedenti 6 milioni stanziati con i fondi europei nel 2022.
Facciamo notare come l’utilizzo di entrambe le tranche (2022 e 2023) dei fondi europei per la copertura delle borse di studio 2022/23 esponga la Regione Abruzzo, per il prossimo anno accademico, ad un grandissimo esborso di fondi propri perchè saranno esauriti i fondi europei, impiegati tutti per le borse di studio di questo anno accademico.
Ora la Regione non ha più scuse: si proceda con celerità al pagamento delle borse di studio di tutti i 3000 studenti e studentesse idonei non beneficiari e subito dopo si lavori, seriamente, per il prossimo anno accademico per eliminare davvero il problema dei ritardi in Abruzzo.