Bilancio Regione: corsa contro il tempo tra positivi all’Emiciclo e parere dei revisori

L’Aquila.  Dopo la tegola della sentenza della Corte dei Conti che ha costretto la maggioranza di centrodestra a rifare il bilancio di previsione 2022-2024 alla luce della riduzione da venti a dieci anni del mutuo per la restituzione del debito strutturale, e l’altra delle ultime ore sulla positività di tre o quattro consiglieri regionali abruzzesi, si fa sempre più stringente la corsa contro il tempo per approvare bilancio e legge di stabilità entro il 31 dicembre ed evitare così il ricorso all’esercizio provvisorio.

 

Ma oltre ai limiti dettati dal pochissimo tempo a disposizione per le audizioni di parti sociali ed amministratori nelle commissioni e per l’esame dei due documenti contabili in Consiglio, l’ostacolo è rappresentato dall’assenza del parere dei revisori dei conti: fino a questo momento, i tre revisori Mario Del Vecchio, presidente, Lucia Romano e Angiolino Di Francesco, non hanno consegnato il documento. Va detto, però, che la noi a bozza al collegio è stata consegnata il 23 dicembre con la legge che prevede dieci giorni di tempo.

Secondo quanto si è appreso, i tre professionisti starebbero lavorando a ritmi serrati tanto che il parere potrebbe arrivare il 29 mattina: da quel momento potrebbe cominciare il lavoro delle commissioni e poi dell’assemblea. Il nuovo calendario diffuso prima di Natale parlava di conclusione dei lavori entro la mezzanotte del 30 dicembre.

La situazione è comunque monitorata da vicino dall’assessore regionale al ramo Guido Liris, di Fdi. In queste ore di attesa, il Consiglio regionale può licenziare assestamento di bilancio, Defr e designare i tre grandi elettori della Regione Abruzzo per la elezione del Capo dello Stato.

Ed anche in questo caso, alla luce del covid che ha colpito anche esponenti della maggioranza di centrodestra, c’è l’incognita dei numeri: il numero legale per la seduta è di 16 consiglieri, la coalizione guidata da Marco Marsilio, di Fdi, può contare su 17 seggi, a fronte dei 14 della opposizione.

 

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