Biglietto unico Tua: Teramo e L’Aquila ancora ferme al palo. La polemica

Un servizio dell’azienda regionale dei trasporti, per quanto utile, non può essere considerato una vittoria se non è esteso a tutta la regione.

 

E’ il caso del biglietto unico per il trasporto regionale. Un servizio che se da una parte consente un risparmio per i cittadini che utilizzano il mezzo pubblico dall’altra lascia a bocca asciutta i cittadini residenti in provincia di Teramo e L’Aquila.

“L’attenzione dei vertici della società, in perfetta obbedienza degli indirizzi politici della maggioranza, è stata rivolta unicamente ad una fetta di territorio; il sistema tariffario unico che prevede, a detta del Presidente, un abbattimento dei costi dei biglietti del 65% è in realtà un beneficio pensato e disciplinato soltanto per una parte del territorio abruzzese ossia per alcuni comuni ricadenti nell’area metropolitana di Chieti e Pescara.

Ma che ne sarà dei pendolari e degli studenti che percorrono le tratte nei comuni delle province di Teramo e L’Aquila? Per quale ragione loro dovranno pagare il prezzo pieno dei biglietti e non potranno beneficiare dell’abbattimento dei costi attuato per il tramite del biglietto Unico?” a chiederlo è il consigliere regionale Riccardo Mercante che continua “Siamo convinti che questa iniziativa è stata ben venduta sulla stampa dalla nuova dirigenza Tua e dalla maggioranza di centro sinistra, ma di fatto si sta parlando di una grande discriminazione più che di un servizio al cittadino.

Ancora una volta a rimetterci sono i territori del Teramano e quelli dell’Aquila così come accaduto sulla definizione dei servizi minimi essenziali. A riprova di ciò l’assoluto disinteresse verso il collegamento cruciale Giulianova-Teramo-L’Aquila-Roma afferma ancora Mercante- che non avendo alternative di trasporto è stato completamente dimenticato dalla giunta regionale.

Se le premesse del nuovo Presidente Tonelli sono quelle di guardare soltanto ad una ventina di comuni in un’area di rispetto intorno a lui di 26 km è bene che rimetta subito l’incarico;

Se invece vuol iniziare a raddrizzare la rotta dia subito attuazione alla risoluzione, da me presentata insieme ad altri colleghi in commissione trasporti ed approvata all’unanimità il 24 luglio scorso, rafforzi la direttrice sopra citata ed introduca subito il biglietto unico in tutta la regione.

Come detto non c’è logica – insiste Mercante – che possa spiegare perché i cittadini che vivono nelle province di Teramo e L’aquila non possano usufruire del biglietto unico e dell’economicità di un servizio riservato solo ad alcuni.

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