Il presidente Gianguido D’Alberto e il Vice presidente Rocco Micucci stanno dando voce alla protesta che sale dai 170 Comuni d’Abruzzo che avevano partecipato e che sono inseriti nella graduatoria dei progetti idonei e meritevoli ma esclusi dal finanziamento.
“Come abbiamo più volte sottolineato, per altri bandi, l’utilizzo dell’Indice di Vulnerabilità Sociale e Materiale, oltre a non cogliere l’entità delle reali condizioni di vulnerabilità nei diversi contesti locali per l’uso di indicatori non adeguati , produce effetti distorsivi che finiscono per generare squilibri ingiustificati tra i territori. Chiediamo insieme al Presidente nazionale di Anci Antonio Decaro al nuovo Governo e al Parlamento di intervenire per sanare questo vulnus e per reperire ulteriori risorse in favore di progetti che meritano di essere realizzati”, concludono D’Alberto e Micucci.