L’incontro, fortemente voluto e organizzato dal coordinatore provinciale di Pescara di “Azione” Stefano Torelli, molto sensibile alle attuali dinamiche dell’organizzazione sanitaria, è giunto all’indomani della sentenza del Consiglio di Stato che legittima, di fatto, la graduatoria di selezione dei medici per l’ammissione alle Scuole di
specializzazione 2019/2020, e sblocca, dopo oltre due mesi di assurda attesa, l’assegnazione delle borse per i circa 14.000 giovani medici italiani i quali, lo scorso settembre, hanno superato il concorso.
I rappresentanti dell’Associazione Medici Specializzandi in Abruzzo, Giulia Oletto e Manuel Delli Compagni, hanno descritto il paradossale scenario in cui si sono, loro malgrado, trovati. In un contesto storico di emergenza sanitaria, con un Paese alla disperata ricerca di medici, 14.000 giovani camici bianchi, a torto definiti, perfino dallo stesso Ministro Speranza, poco più che studenti, piuttosto che medici a tutti gli effetti abilitati alla professione, hanno dovuto sostenere il concorso a settembre, piuttosto che a luglio, causa pandemia, per giungere ad una graduatoria annunciata al 5 ottobre e puntualmente rimandata, a causa di ricorsi e controricorsi, a fine novembre.
Uno dei ricorsi ha superato i vari passaggi, giungendo fino al Consiglio di Stato, che solo nei giorni scorsi ha sciolto le riserve decretando la regolarità del concorso. Nel frattempo dal sito del Ministero, senza inviare alcuna comunicazione ufficiale, si è riaperta la procedura delle assegnazioni, dopo oltre due mesi in cui, nel pieno di una seconda ondata di contagi Covid 19, l’Italia avrebbe avuto assoluto bisogno di maggiori forze in campo.
“Non siamo considerati come una classe lavoratrice vera e propria – ha spiegato Giulia Oletto – c’è stata un’assoluta mancanza di trasparenza e di certezze” ; “Per non parlare del problema delle recessione dei contratti – ha spiegato Manuel Delli Compagni – per quei colleghi che nell’attesa avevano comunque trovato una collocazione, ma che a causa di questa assoluta incertezza, non sono stati in grado di comunicare con i canonici 15 giorni di preavviso, il fine rapporto”.
L’avvilente quadro si completa con il coinvolgimento dei medici specializzandi nella campagna di vaccinazione, come ricompensa 4 “miseri” Cfu (semplici crediti formativi), a conferma dell’assoluta impreparazione del Ministro della Salute che li considera studenti e non lavoratori:
“Mentre il commissario Arcuri – spiega ancora Giulia Oletto – annuncia un bando di Invitalia per 3000 medici a 6000 euro lordi mensili!”
“Un’altra plastica dimostrazione – ha commentato Giulio Sottanelli coordinatore regionale di Azione – dell’assoluta incapacità di gestione dello Stato. Con Quota 100 si sono svuotati gli ospedali, depauperando importanti risorse e consentendo a migliaia di medici di andare in pensione, salvo poi ricollocarsi con le strutture private. Un vuoto che non è stato colmato e la tragica pandemia non ha fatto altro che amplificare questa drammatica situazione. Se ci fosse stata una pianificazione seria – prosegue Sottanelli – come avevamo già noi sollecitato, ancor prima
dell’emergenza sanitaria, affidandoci al nostro membro del coordinamento tematico Nazionale sulla Sanità, Prof. Ricciardi, attraverso un’analisi delle problematicità e l’individuazione di obiettivi e di soluzioni per raggiungerli, si sarebbe senz’altro trovato anche il modo di agevolare l’ingresso nel mondo del lavoro di questi giovani medici, costretti a stare a braccia conserte mentre negli ospedali si continua a morire di Covid.”
“Un vergognoso paradosso – ha poi commentato Nico Di Florio Portavoce di +Europa Abruzzo – nel quale il Governo ed il Ministro Speranza, al quale andrebbero chieste le dimissioni, hanno mostrato totale inadeguatezza. Per non parlare dell’atavica questione generazionale di questo Paese, dove i giovani non vengono puntualmente messi nelle condizioni di crearsi uno spazio adeguato nel mercato del lavoro, questo del Concorso per i medici specializzando ne è una dimostrazione.”
Molti altri temi sono stati affrontati nel corso dell’interessante confronto, anche sulla realtà regionale, sulla necessità di incrementare investimenti della regione sulle borse di studio, l’esigenza di avanzare proposte per il rafforzamento della Medicina del Territorio e risolvere la problematica dei piccoli ospedali chiamati a svolgere un ruolo di supporto e di filtro ai grandi ospedali in Abruzzo.
Di queste esigenze, fabbisogni e proposte Azione in Abruzzo, + Europa e Terzo Abruzzo faranno tesoro, integrando con concrete richieste i loro programmi, a vantaggio di questi valorosi giovani e del Paese tutto.