Autonomia differenziata, anche l’Abruzzo partecipa con quasi tremila sottoscrizioni

Nei giorni scorsi il Coordinamento per la Democrazia Costituzionale ha espresso una grande soddisfazione per l’esito della raccolta firme contro l’autonomia differenziata.

Le 50.000 firme necessarie per presentare la proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare che punta a modificare gli artt. 116 comma 3 e 117, commi 1, 2 e 3 della Costituzione sono state abbondantemente superate.

Giovedì primo giugno, alle 11.30, una delegazione del Comitato promotore ha consegnato agli Uffici del Senato le firme 105.937 raccolte, sia online che su moduli cartacei.

In questi mesi anche la FLC CGIL Teramo ha promosso numerose iniziative; ha incontrato i lavoratori della scuola nelle tante assemblee effettuate; ha raccolto firme con banchetti e con iniziative delle proprie Rappresentanze Sindacali Unitarie per contrastare questo scellerato tentativo di dividere il Paese. “Nelle numerose assemblee è emersa dappertutto  la preoccupazione dei docenti e degli ATA contro il progetto di regionalizzare il  sistema d’istruzione. In questi incontri si è anch  stigmatizzato il comportamento di molti decisori politici per il  silenzio su un argomento così importante. La scuola ha bisogno di investimenti e di risorse e non di essere differenziata territorialmente  con la certificazione delle diseguaglianze esistenti. Ricordiamo che il nostro sistema pubblico d’istruzione territoriale è già fortemente penalizzato per la riduzione degli organici docenti e ATA e per la mancanza di un tempo scuola adeguato”.

L’Abruzzo ha contribuito alla raccolta delle firme con 2717 sottoscrizioni, di cui 1221 su moduli on line con SPID e 1496 su moduli cartacei e la provincia di Teramo con 564 (170 con moduli cartacei e 394 con firma on line tramite SPID ).

“La FLC CGIL Teramo ringrazia quanti con la propria firma hanno consentito di raggiungere questo risultato; l’invito è quello di vigilare perché si dia seguito a questo momento di grande partecipazione democratica. Per questo chiediamo la rapida calendarizzazione della proposta di legge, depositata il 1° giugno dal Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, affinché si ponga fine alle politiche secessioniste e si confermi l’unitarietà del sistema pubblico d’istruzione”.

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