Affitti brevi, l’Abruzzo aderisce alla fase sperimentale: cos’è e come funziona

Arriva anche in Abruzzo la fase sperimentale del CIN: cos’è e cosa cambierà per chi vuole affittare ai turisti.

L’esplosione esponenziale degli affitti brevi in Italia, soprattutto nelle regioni più votate alle attività turistiche, è diventato un grosso problema legislativo e fiscale. Le principali piattaforme che permettono di stipulare contratti di affitti brevi, infatti, favoriscono l’opacità e offrono varie scappatoie per gli evasori fiscali. Per evitare la proliferazione di forme irregolari di ospitalità, è stato messo a punto il sistema del CIN: Codice Identificativo Nazionale per gli affitti brevi.

Affitti brevi abruzzo fase sperimentale
Affitti brevi, l’Abruzzo aderisce alla fase sperimentale: cos’è e come funziona- Abruzzo.cityrumors.it

Tale codice sarà associato al codice fiscale di chi mette in affitto un appartamento destinandolo a fini turistici. L’idea di base è consentire l’affitto breve solo ai proprietari che hanno ottenuto il codice ottemperando a tutti gli obblighi di legge, anche in materia di sicurezza.

Per ottenere il CIN, e quindi fornire una totale garanzia di trasparenza e legalità ai propri ospiti, sarà necessario fornire i dati catastali dell’immobile in affitto e l’attestazione di sicurezza degli impianti idrici, elettrici e di riscaldamento qualora chi affitta l’immobile operi in forma imprenditoriale e non come semplice privato.

Chi può richiedere il CIN nel 2024?

Una volta raccolti tutti i documenti, essi andranno presentati al Ministero del Turismo compilando una richiesta on line e allegando tutte le informazioni richieste. A questo punto, se la procedura andrà a buon fine, si riceverà il codice e si avrà facoltà di utilizzarlo per affittare per periodi brevi il proprio immobile.

requisiti per ottenere il cin abruzzo
Il CIN offre più garanzie agli affittuari – Abruzzo.cityrumors.it

Inoltre tutte le strutture associate a un codice CIN saranno inserite in una banca dati nazionale che raccoglierà informazioni su tutti gli immobili destinati agli affitti brevi in Italia.

Come accennato, il sistema del CIN è in fase sperimentale e a oggi è possibile richiedere la sua attivazione in sole tre regioni e, nello specifico: Veneto, Puglia e Abruzzo.  Non stupisce che l’Abruzzo sia tra le prime regioni interessate da questa novità amministrativa: il territorio abruzzese è infatti costellato da ben 25 borghi che rientrano nel circuito dei Borghi Più Belli d’Italia. 

Tra le misure di sicurezza che gli affittuari abruzzesi dovranno osservare scrupolosamente per ottenere il CIN c’è l’installazione di dispositivi di sicurezza per rilevare le fughe di gas, di fumo e di monossido di carbonio.

Tali dispositivi dovranno essere disposti in luoghi strategici come la cucina, dove i rischi di accumuli di gas nocivi sono sensibilmente più alti. Oltre a questo i sistemi di sicurezza devono essere sottoposti a regolare manutenzione. Dovranno essere inoltre presenti estintori portatili conformi alle normative vigenti e posizionati in punti strategici.

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