Lo ha detto il Presidente della giunta regionale Marco Marsilio che questa mattina, a L’Aquila, ha presieduto la cabina di coordinamento e verifica delle attività di messa in sicurezza del sistema idrico del Gran Sasso con il Commissario straordinario per la sicurezza del sistema idrico del Gran Sasso, Corrado Gisonni.
“Finalmente si prefigura una soluzione per la messa in sicurezza del sistema idrico – ha aggiunto il presidente – attraverso la compartimentazione delle tre componenti che interessano il traforo del Gran Sasso ed esattamente, l’infrastruttura di captazione dell’acqua potabile, i Laboratori del Gran Sasso e l’autostrada, rendendoli autonomi e indipendenti l’uno dall’altro, anche se coesistenti in quello che a tutti gli effetti è un condominio di fatto. La messa in sicurezza consentirà anche di dare regole precise per l’utilizzo migliore delle risorse, a cominciare dall’acqua potabile. Per quanto riguarda l’acquifero vogliamo infine tranquillizzare i cittadini, all’esito delle analisi, che l’acqua che scorre dai rubinetti è controllata attentamente e ripetutamente e soddisfa pienamente gli stringenti parametri microbiologici, chimici e fisici”.
Il Progetto di fattibilità tecnico economica sarà presentato nelle sue linee generali nel convegno che si terrà mercoledì 13 luglio, con inizio alle 16, a L’Aquila, presso l’Auditorium ‘Piervincenzo Gioia’ a Palazzo Silone. I lavori saranno introdotti dal Ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini, con il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, con il Commissario straordinario Interventi urgenti per il ripristino e la messa in sicurezza della tratta autostradale A24 e A25, Marco Corsini e il Commissario straordinario, Corrado Gisonni. Le considerazioni finali e la chiusura dei lavori sarà affidata a Gianni Letta.