Da domani, 4 novembre, l’Avviso pubblico sarà pubblicato anche sul BURAT. Le domande potranno essere presentate a partire dalle ore 10.00 di lunedì 14 novembre e fino alle ore 12:00 di lunedì 5 dicembre 2022. Saranno ritenute ammissibili solo le spese sostenute successivamente alla data di pubblicazione del bando sul BURAT e fino al termine dei 9 mesi decorrenti dalla data di pubblicazione della graduatoria sul BURAT, salvo proroga.
Ad illustrarne i contenuti è stato, questa mattina, a Pescara, in Regione, l’assessore allo Sviluppo economico, Daniele D’Amario, raggiunto, nella parte conclusiva dell’incontro con i giornalisti, dal presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio.
“Forse per la prima volta, le microimprese artigiane – ha detto D’Amario – ricevono una attenzione adeguata da parte della Giunta regionale d’Abruzzo. Tra l’altro, – ha aggiunto l’assessore – nella prossima programmazione 2021-27, in relazione ai fondi Fesr saranno disponibili circa 220 milioni di euro solo per l’ammodernamento delle imprese. Ma non finisce qui. Infatti, l’impegno è ad aumentare le risorse disponibili per questo bando, portandole almeno fino a 7 milioni di euro”.
L’agevolazione è costituita da un contributo in conto capitale sulla spesa ammissibile. La spesa minima ammissibile è pari a 10mila euro mentre, in relazione all’investimento realizzato, l’intensità massima di aiuto concedibile è pari all’80%. Il contributo concedibile è calcolato in riferimento all’ammontare delle spese ritenute ammissibili, considerate al netto dell’IVA e di ogni altro onere accessorio e finanziario, se detraibili, e non può essere superiore a 50mila euro.
“Con questo bando, – ha spiegato D’Amario – la Regione intende favorire e sostenere, attraverso aiuti in ‘de minimis’ la ripresa economico-finanziaria ed occupazionale delle piccole e medie imprese artigiane. In sostanza, puntiamo ad incoraggiare ed a rilanciare il settore dell’artigianato – ha aggiunto – supportando finanziariamente gli investimenti volti a sviluppare i programmi di investimento produttivi, finalizzati all’ammodernamento tecnologico delle imprese artigiane”.
Saranno valutati ammissibili alle agevolazioni programmi di investimento produttivi finalizzati all’ammodernimento strutturale e tecnologico delle imprese artigiane ed in particolare interventi di acquisizione di macchinari e attrezzature nuove di fabbrica. Inoltre, saranno ammissibili le spese relative all’acquisto di beni materiali rientranti nell’acquisto di macchinari e attrezzature nuove di fabbrica atti ad implementare e migliorare le prestazioni, in termini quantitativi e qualitativi del prodotto o del processo produttivo e le spese per l’acquisto di mezzi mobili identificabili singolarmente e a servizio esclusivo dell’unità produttiva oggetto delle agevolazioni, strettamente necessari al ciclo produttivo.
Alle agevolazioni sono ammesse le micro, piccole e medie imprese iscritte nel registro delle imprese (albo provinciale delle imprese artigiane).
Il sistema informativo regionale procederà in automatico alla definizione di un graduatoria sulla base del punteggio totale adottando alcuni criteri di valutazione come il fatto di aver subito un calo di ricavi di oltre il 30%, confrontando i ricavi nell’anno 2019 con quelli inferiori del 2020, aver subito un calo di ricavi compreso tra il 15 e il 30%, confrontando i ricavi dell’anno 2019 con quelli inferiori del 2020, attività rientranti nell’artigianato artistico, imprese al contempo giovanili e femminili, sede ubicata in Comuni con popolazione inferiore ai 3mila abitanti oltre ad altrri parametri di valutazione.
Il presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, dal canto suo, ha voluto ringraziare l’assessore D’Amario e il Dipartimento Sviluppo economico e turismo per l’impegno profuso nella predisposizione del bando e per la capacità di aver messo a disposizione risorse consistenti.
“Si tratta di fondi reali, di risorse concrete – ha commentato Marsilio – 6milioni e 200mila euro rappresentano un importo consistente, una autentica boccata d’ossigeno per il mondo dell’artigianato. I problemi del settore sono tanti ma questa è una risposta alle esigenze di tanti piccoli artigiani che fanno fatica ad andare avanti. Un segnale di attenzione importante – ha concluso – che ovviamente andrà rafforzato con altre misure specifiche a cui si sta pensando”.