L’assessore all’Ambiente, Nicola Campitelli, questa mattina, a Chieti, nella sede del Rettorato dell’Università G. d’Annunzio, ha sottoscritto il progetto pilota “Università d’Annunzio per lo sviluppo sostenibile: sensibilizzazione, riduzione e riuso della plastica in mare”.
Oltre all’assessore, a sottoscrivere il progetto sviluppato da un team di docenti e tecnici della d’Annunzio, il Magnifico Rettore, Sergio Caputi, il comandante della Direzione marittima di Pescara, Donato De Carolis, il presidente dell’associazione armatori di Pescara, Francesco Scordella, il presidente del CDA di Ambiente Spa, Massimo Papa, il presidente di Corepla Spa, Antonio Ciotti, il presidente del Marina di Pescara, Luca Di Tecco, ed il presidente Fater Smart, Giovanni Teodorani Fabbri.
Tale progetto prevede che gli operatori della pesca facenti parte dell’associazione armatori di Pescara che, nelle normali fasi di pesca intercettano con le reti dei rifiuti, trattengano tali rifiuti dividendoli in due contenitori appositamente forniti: in uno andranno conferiti i rifiuti di plastica, nell’altro tutti i restanti rifiuti raccolti. Ai pescatori verrà fornita una scheda da compilare con informazioni sintetiche. Nel porto di Pescara, nell’ambito dell’attuazione del piano di raccolta rifiuti portuali, sono state individuate due aree per il conferimento dei rifiuti plastici e per quelli di altra natura.
“La presenza della plastica in superficie e nei fondali marini – ha dichiarato l’assessore Campitelli – è un problema di stringente attualità che tutte le istituzioni si trovano a dover affrontare. Secondo studi scientifici accreditati, se entro il 2050 non porremo in essere azioni di contrasto alla presenza della plastica nei mari, non solo le singole bottigliette ma soprattutto le micro-particelle di plastica che ingeriscono i pesci e che purtroppo ritroviamo nei nostri piatti, avremo più plastica che pesci.
Come Regione – ha proseguito – siamo molto sensibili a queste tematiche e non a caso abbiamo siglato ieri un protocollo per liberare il litorale pescarese dai rifiuti di plastica. Quello a cui abbiamo aderito oggi – ha concluso – è solo un progetto pilota ma siamo convinti della sua efficacia e quindi riteniamo che possa essere esportato come modello virtuoso anche fuori dai confini nazionali”.