L’Esecutivo, su proposta dell’assessore Guido Quintino Liris, ha approvato infatti un’analisi dell’assetto complessivo delle società, predisponendo un piano per la loro razionalizzazione, fusione o soppressione.
Secondo le indicazioni della Corte dei Conti e in base al decreto legislativo n. 175/2016 è a carico delle amministrazioni pubbliche titolari di partecipazioni societarie, l’obbligo di effettuare un piano, entro il 31 dicembre di ogni anno e predisporre una relazione su quanto effettuato l’anno precedente, evidenziando i risultati conseguiti. L’’obiettivo – ha spiegato l’assessore Liris – è quello di ridurre il numero e i costi delle partecipate. Il contenimento della spesa, deve necessariamente partire dalla riduzione del numero delle partecipazioni, dalla riduzione dei costi dei servizi resi, ove possibile perché non necessari. La Giunta regionale, ha individuato così le partecipazioni societarie da mantenere perché indispensabili al perseguimento delle proprie finalità istituzionali, secondo un adeguato percorso di valorizzazione e quelle da dismettere in quanto non rivestono carattere di stretta funzionalità rispetto alle attività della Regione. Tra il 2019 e il 2020, risultano ad oggi già dismesse dalla Regione Abruzzo n. 18 partecipazioni societarie
Queste le società già dismesse:
– Centro Alta Formazione Valle Peligna – Alto Sangro .
– Consorzio di Ricerca per l’Innovazione Tecnologica, la Qualità e la Sicurezza degli Alimenti s.c.r.l. ITQSA
– AGIRE s.c.r.l.
– Benson Colori s.r.l.
– Bpbroker s.r.l.
– Centro Alta Formazione Valle Peligna – Alto Sangro
– Chef line s.r.l.
– CON.SER.T. s.c.r.l.
– Conven Adriatica s.r.l.
– Cyber Dyne s.r.l.
– Edo io s.r.l.
– Foodquote s.r.l.)
– Inoltra – Innovazione per l’organizzazione logistica e dei trasporti s.c.r.l.
– Interporto Val Pescara s.p.a.
– Music international compagny s.r.l.
– Suncity s.r.l.
– Viniexport s.r.l.
– Consorzio per il Polo Universitario di Sulmona e del Centro Abruzzo S.c.r.l.
Per le restanti 90 società ancora detenute dalla Regione il piano delle misure di razionalizzazione prevede il mantenimento per cinque di esse, un contenimento dei costi per quattro, la cessione/alienazione delle quote per 61, la fusione per una società e per 19 società , infine, la liquidazione.