E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti sull’impatto delle limitazioni poste alla ristorazione con l’emergenza in atto. La serrata imposta dalle misure anti-contagio, fa notare la Coldiretti, si estende a regioni dove è molto diffuso il consumo alimentare fuori casa e colpisce complessivamente oltre 3 locali su 4 (75%) di quelli esistenti in Italia compresi oltre 20mila agriturismi.
Gli effetti della chiusura delle attività di ristorazione, precisa la Coldiretti, si fanno sentire a cascata sull’intera filiera agroalimentare con disdette di ordini per le forniture di molti prodotti agroalimentari, dal vino all’olio, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco. In alcuni settori come quello ittico e vitivinicolo la ristorazione – precisa la Coldiretti – rappresenta addirittura il principale canale di commercializzazione per fatturato.