L’Aquila. Secondo i dati forniti dall’ufficio studi della Confederazione generale italiana dell’artigianato (Cgia) di Mestre, tra la fine del 2011 e lo stesso periodo del 2013 le banche hanno erogato a famiglie e imprese 97,2 miliardi di euro in meno. Lo studio – secondo il deputato del Movimento Cinque Stelle Andrea Coletti – rivela in tal senso che gli abitanti abruzzesi presentano un alto rischio di cadere vittime di usura a causa degli alti tassi di interesse e dei pochi prestiti erogati dalle banche.
In Abruzzo i tassi di interesse sono infatti del 3,54%, mentre nella media italiana i tassi si assestano sul 2,69%. Molto alto anche il rapporto tra sofferenze ed impieghi bancari con una percentuale del 14,1% (per l’esattezza 3.528 sofferenze su 25.001 impieghi), mentre la media italiana e’ dell’8,43%. Come se non bastasse, secondo le valutazioni del Report nazionale sull’usura praticata dalle banche – afferma ancora il deputato abruzzese – nel 99% dei quasi 47mila conti correnti aziendali analizzati sono state rilevate anomalie.
Per questi motivi Colletti ha depositato una interrogazione con la quale ha richiesto ai ministri della Giustizia e dell’Interno il numero di reati di usura bancaria e di sospensione delle procedure esecutive per usura bancaria in Abruzzo. “L’usura bancaria rappresenta un vero e proprio pericolo per il nostro Paese e per la nostra Regione – denuncia Colletti – in quanto aggredisce il patrimonio industriale, artigianale, agricolo e dei servizi che connota il tradizionale corpo produttivo dell’Abruzzo.
Io e la collega del mio studio, l’avvocato Raffaella Di Giovanni, siamo riusciti a bloccare, grazie alla collaborazione di un pubblico ministero, un’esecuzione immobiliare richiesta da una banca a seguito della denuncia di una possibile usura bancaria, ma auspico che le associazioni di categoria siano più vicine ai propri associati nel verificare che le banche non stipulino contratti illegittimi nei loro confronti”.