L’Aquila. “Non posso condividere l’entusiasmo e l’enfasi del presidente D’Alfonso e di esponenti della sua maggioranza per una legge che preordina, e fra l’altro non realizza, una fusione delle società dei trasporti attesa da tanti anni ma che, non è assolutamente la soluzione per il trasporto pubblico locale abruzzese, afflitto da inefficienze e crisi testimoniate anche dal quasi default raggiunto dall’Arpa”. Lo dichiara l’onorevole Ncd Paolo Tancredi.
“Permane infatti la macroscopica anomalia che incredibilmente nessuno cita e nessuno nemmeno dice di voler risolvere dell’enorme quota di Tpl detenuta dalla Regione (piu’ dell’80%). Nessuno sviluppo è possibile – spiega Tancredi – con un tale monopolio pubblico di un settore così importante che andrebbe, finalmente, aperto alla libera concorrenza e alla competizione positiva dei privati”.
“La Regione deve pensare in breve tempo a vendere almeno la metà della proprietà della nuova società. Solo allora – conclude Tancredi – si potrà pensare a una maggiore efficienza del servizio del trasporto pubblico a favore dei cittadini abruzzesi e anche allo sviluppo di un settore che, liberato dallo strapotere pubblico, può solo portare ricchezza alla regione”.