Pescara. “La Regione farà dell’Abruzzo un meta ambita per cicloturisti, attraverso la realizzazione di un percorso ciclabile senza interruzioni quale il “Bike to Coast”, lungo 131 km, ma anche attraverso una serie di percorsi “a pettine” dalla costa verso l’interno e lungo le vie d’acqua”
Parola dell’assessore regionale al cicloturismo Dino Pepe, intervenuto venerdì all’incontro sul tema L’Abruzzo nelle grandi reti ciclabili italiane ed europee: da Bicitalia a Eurovelo” organizzato dalla FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) di Pescara nell’ambito dei lavori della Conferenza nazionale dei Presidenti delle associazioni FIAB. Pepe ha tracciato le conclusioni dell’incontro nel quale è stata affrontata in chiave regionale la questione delle prospettive del cicloturismo, vista anche la presenza di alcuni componenti del gruppo di lavoro della rete italiana Bicitalia ed europea, Eurovelo.
Il convegno è servito anche a fare il punto su quanto si sta facendo in questi mesi in Abruzzo.
La regione, come ha raccontato il Presidente Luciano D’Alfonso introducendo i lavori, ha finanziato il progetto Bike to Coast e ora sta coordinando Comuni e Province per la realizzazione dei progetti definitivi ed esecutivi della lunga ciclabile, che dovrebbero essere appaltati entro la primavera del 2015. Il Presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco, intervenuto subito dopo il Sindaco Marco Alessandrini e l’assessore comunale all’ambiente Paola Marchegiani, ha illustrato la situazione sul tratto pescarese, spiegando che “il finanziamento regionale prevede il completamento del tratto Pescara-Montesilvano e il ponte sul Saline. Quest’ultimo fa parte del più ampio progetto da 15.813.000 euro fondi CIPE che prevede tre ponti sul Saline di raccordo e collegamento sia lato città Sant’Angelo che Montesilvano. I lavori sono iniziati già da qualche mese, e lo stato d’avanzamento e circa al 10%”.
Da più parti è stato evidenziato che fare dell’Abruzzo una regione ciclabile non è affatto una questione di risorse economiche. Concetto ribadito dall’assessore Dino Pepe, che ha assicurato che “il cicloturismo è all’interno della cultura del governo regionale, e di soldi disponibili, provenienti da progetti europei, ce ne sono e ce ne potrebbero essere ancora. L’unico problema è legato alle procedure burocratiche e amministrative, che non sempre hanno i tempi attesi dalla politica e dai cittadini”.
“Prima ancora delle infrastrutture – ha dichiarato Raffaele Di Marcello, della Società italiana di turismo – è necessario piuttosto pianificare una rete, non solo di opere ma di competenze, conoscenze, persone, utilizzando strumenti normativi già esistenti, quali la legge regionale 8/2013 sulla mobilità ciclistica”.
“Siamo giunti alla realizzazione di un percorso che è partito dalle buone intenzioni ed è arrivato alla qualificazione e alla realizzazione”. Così ha esordito Alessandro Tursi, presidente Fiab Giulianova, che ha raccontato di una storia partita 10 anni fa, scritta da associazioni, cittadini, ambientalisti, insegnanti, che hanno lavorato per affermare una diversa cultura della mobilità. Argomento, quest’ultimo, che era stato affrontato ieri pomeriggio davanti ad una platea di docenti ai quali sono state descritte esperienze nazionali e locali di educazione alla mobilità dolce. Tra queste, l’attività di Bicibus portata avanti dalla Fiab di Giulianova, è stata riconosciuta come una delle migliori realizzate in Italia.