Abruzo. Infrastrutturazione dell’area industriale della Val di Sangro e realizzazione della nuova sede dell’Istituto zooprofilattico a Teramo, cui è collegata la creazione di un centro di ricerca biomedica e farmaceutica applicata a L’Aquila: sono le opere pubbliche di rilevanza strategica indicate dalla Regione Abruzzo al Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica, da realizzare nel quadro degli strumenti della programmazione della politica di coesione 2014/2020; si tratta di interventi che, se ritenuti validi, saranno inseriti nel programma “Azioni di sistema” la cui attuazione è affidata a Invitalia.
Il primo progetto ha due obiettivi strettamente connessi tra di loro: in primis si punta a risolvere l’annoso problema dei cali di tensione elettrica nelle aree a forte insediamento industriale della Val di Sangro, migliorando la qualità del servizio per le aziende esistenti e gettando le basi per l’insediamento di nuove realtà industriali con la conseguente creazione di nuova occupazione; questo scopo verrebbe ottenuto con la realizzazione di un nuovo elettrodotto di media tensione con relative cabine di trasformazione, riassetto e sviluppo rete MT e un nuovo centro satellite. In secondo luogo – attraverso la posa di fibra ottica all’interno di cavidotti già presenti – si vuole completare un intervento già avviato per consentire l’accesso a 100 Mbps per tutte le aziende dislocate in zona e l’attivazione del servizio ad almeno 30 Mbps per i Comuni limitrofi alle aree industriali. Si tratta del “Progetto strategico banda ultralarga” che rappresenta uno step decisivo nel raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda digitale europea. Il costo complessivo è pari a 12 milioni 440mila euro.
Il secondo intervento è strutturato in due parti: una prevede la costruzione della nuova sede dell’Istituto zooprofilattico di Teramo, con uno spazio destinato ai laboratori di circa 12.500 metri quadrati, che vede un incremento rispetto alle attuali dotazioni dell’ente di circa il 60%. Tale progetto è finalizzato a mantenere e incrementare gli attuali standard qualitativi e quantitativi dell’attività diagnostica istituzionale.
Attraverso il trasferimento presso una sede idonea si consentirebbe il mantenimento dei livelli di eccellenza raggiunti a livello nazionale ed internazionale nel campo della sanità pubblica veterinaria e della ricerca: gli spazi della struttura attuale, infatti, non risultano più adeguati ad ospitare le oltre 400 unità di personale impegnate in numerose attività. La seconda parte dell’intervento vede l’Istituto zooprofilattico – in qualità di Centro di Referenza Nazionale per le malattie esotiche – proporre la creazione di un laboratorio di ricerca per identificare e caratterizzare geneticamente i ceppi virali delle principali malattie con impatto in sanità animale e sanità pubblica (zoonosi) che, pur non essendo al momento presenti, hanno un elevato rischio di introduzione sul territorio nazionale. Per la realizzazione del progetto è stata individuata una struttura che si sviluppa sulla parte edificabile delle proprietà dell’Istituto di circa 8 ettari nella parte ovest della città dell’Aquila, con una superficie utile di circa 1200 metri quadrati. Il costo totale dell’intervento è di 61 milioni 315mila euro.
Ora spetterà al Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica decidere in merito alla validità dei due interventi proposti dalla Regione Abruzzo.